Luigi Marchesi (1756-1829): Nice mia, oh Dio, rammenta (Op. I, 1) Che ciascun per te sospiri (Op. I, 2); Sembianze amabili (Op. I, 3); Auretta grata (Op. II, 5). Anne-Marie Krumpholtz (1766-1813): A new introduction and a Piemontois air with variations. Luigi Marchesi (1756-1829): Tu che parli all’idol mio (Op. II, 1); Che fa il mio bene? (Op.II, 3); Non è ver che l’ira insegni (Op.II, 4). James Cervetto (1748-1837): Duett for two violoncellos in C Major (Op. V, 1). Luigi Marchesi (1756-1829): Son vicino al ben che adoro (Op. I, 5); Il capriccio (Op. II, 6); Ah, furbicel d’Amore (Op. I, 4). Katerina Veronika Anna Dusíková Cianchettini (1769-1833): Sonata for the pianoforte (…) in which is introduced the favorite Portogueze hymn Adeste Fideles. Luigi Marchesi: Se guido il gregge al prato (Op. I, 6); Se mai di lei t’accendi (Op.II, 2). Anne-Marie Krumpholtz: Minuetto by Krumpholtz, the variations by Madame de. Francesca Cassinari (soprano). Stile Galante. Stefano Aresi (direttore). Chiara Granata (Arpa). Andrea Friggi (Fortepiano). Agnieszka Oszańca (Violoncello I). Giulia Gillio Gianetta (Violoncello II). Registrazione: Aprile 2021, presso il Museum Geelvinck, Huize Kolthoorn, Heerde (The Netherlands). T. Time: 81’07” 1 CD GLOSSA GCD923531
Stefano Aresi e Stile Galante, ensemble di cui è direttore, sono protagonisti di una nuova produzione di un certo interesse sia sul piano storico-filologico, aspetto particolarmente caro al musicista italiano, sia su quello prettamente musicale. Nel presente CD, pubblicato dall’etichetta Glossa e intitolato A Souvenir from London è proposto l’ascolto di autentiche rarità: le due raccolte di ariette per voce e fortepiano o arpa di Luigi Marchesi, famoso castrato nato a Milano nel 1754, che fu particolarmente apprezzato da compositori come Anfossi, Sarti, Zingarelli, Mayr, Cimarosa, Cherubini, Pugnani, Martín y Soler e Myslivecek. Dedito ad opere filantropiche, Marchesi fu anche un compositore sebbene il suo catalogo conti ben pochi lavori tra i quali spiccano le due raccolte di Ariette, che costituiscono la parte principale del programma del presente CD. Composte tra il 1788 e il 1790 durante i suoi soggiorni londinesi, queste Ariette, che il cantante, in base a testimonianze dell’epoca, eseguiva in concerto accompagnandosi al pianoforte o alla fine delle esibizioni operistiche accompagnato, questa volta, dalla celebre arpista Anne-Marie Krumpholtz (1766-1813), godettero di un enorme successo, come è dimostrato dal fatto che ebbero diverse edizioni non solo a Londra, ma anche a Bonn, a Vienna, a Lipsia e a Milano fino al 1828. In effetti sono dei lavori di un certo interesse storico, nei quali, come evidenziato nel booklet del CD da Stefano Aresi, sono rintracciabili elementi del personale stile di canto di Marchesi che prediligeva l’uso dei sincopati, le discese improvvise della voce nel registro grave, la presenza di cromatismi e la cosiddetta “Bomba di Marchesi”, consistente in una veloce ed improvvisa scala ascendente. A rendere ancor meglio il clima londinese di quegli anni sono stati inseriti anche alcuni brani strumentali della già citata Anne-Marie Krumpholtz della quale si può apprezzare una serie di variazioni sul tema di un’Aria Piemontese. Completano il programma un Duo per due violoncelli del famoso violoncellista James Cervetto (1748-1837), ricordato nelle cronache teatrali londinesi, e una Sonata per pianoforte di Veronika Cianchettini (1769-1833) la quale, pur non avendo conosciuto direttamente Marchesi, essendo giunta a Londra quando il cantante era già andato via, è autrice di un’interessante produzione pianistica di cui un esempio è questo lavoro nel cui secondo movimento sono introdotte delle variazioni sul tema di Adeste Fideles. L’ascolto del CD, pur non facendo gridare ai capolavori dimenticati, essendo le ariette di Marchesi, per la verità, stilisticamente un po’ monocordi, ha il merito di far conoscere un repertorio che, comunque, aggiunge un nuovo tassello alla ricostruzione storica della musica da camera di quel periodo.
Piacevole è nel complesso l’esecuzione di questi brani affidati a Chiara Granata (Arpa), Andrea Friggi (Fortepiano), Agnieszka Oszańca (Violoncello I), Giulia Gillio Gianetta (Violoncello II) i quali li affrontano con un certo senso dello stile che rivela, però, un gusto baroccheggiante forse non del tutto confacente all’epoca di composizione. Il clima musicale della seconda metà del Settecento viene, comunque, restituito all’ascolto dalla scelta di utilizzare, accanto a delle copie per quanto attiene ai violoncelli, strumenti originali accordati con il diapason dell’epoca da 417 a 425 Hz, quali uno Square piano di Johann Christoph Zumpe & Gabriel Buntebart (1769), un Fortepiano di Matthaus Heilmann (c. 1780-1790), un Fortepiano di André Stein (c. 1803-1805) e un’Harpe à crochet di Jean-Baptiste Holtzman (c. 1790). Contribuisce alla complessivamente buona riuscita di questo Souvenir da Londra anche il soprano Francesca Cassinari la quale interpreta le gradevoli pagine vocali con una linea di canto sostanzialmente “barocca”, con un bell’uso del canto d’agilità, così come del canto legato, affrontato con belle prese di suono. Un cd, nel complesso, degno d’interesse.