Staatsoper Stuttgart: “Hänsel und Gretel”

Staatsoper Stuttgart, Stagione 2021/2022
“HÄNSEL UND GRETEL”
Fiaba drammatica in tre quadri su libretto di Adelheid Wette
Musica Engelbert Humperdinck
Peter SHIGEO ISHINO
Gertrud CATRIONA SMITH
Hänsel IDA RÄNZLÖV
Gretel JOSEFIN FEILER
Die Knusperhexe ROSIE ALDRIDGE
Sandmännchen, Taumännchen CLAUDIA MUSCHIO
Staatsorchester Stuttgart
Coro di voci bianche della Staatsoper Stuttgart
Direttore Alevtina Ioffa
Maestro del Coro di voci bianche Bernhard Moncadp
Regia Axel Ranisch
Scene Saskia Wunsch
Costumi Alfred Mayerhofer
Coreografie Janine Grellscheid
Luci Reinhard Traub
Video Philipp Contag-Lada
Stuttgart, 6 febbraio 2022
Dopo la mancata produzione di Kirill Serebrennikov, mai portata a termine a causa dei problemi del regista con il governo russo, la Staatsoper Stuttgart ha presentato un nuovo allestimento di Hänsel und Gretel, la celebre fiaba scritta dai fratelli Grimm e adattata a libretto operistico da Adelheid Wette, la sorella di Engelbert Humperdinck, il quale con questa meravigliosa partitura colse un successo internazionale che anche oggi la rende una tra le opere  più rappresentate del mondo. La Staatsoper Stuttgart ha affidato la parte scenica di questo nuovo spettacolo ad Axel Ranisch, giovane regista teatrale e cinematografico cresciuto nell’ ambiente “underground” di Berlino, che qui da noi aveva già ottenuto un grande successo con il pregevole allestimento di Die liebe zu drei Orangen, altra opera di argomento favolistico. Anche in questa occasione, Ranisch ha concepito uno spettacolo divertente, coloratissimo e di grande eleganza. L’atmosfera innocente e incantata della fiaba che narra le vicissitudini dei due bambini sperduti nel bosco era resa alla perfezione da questa lettura scenica ricca di effetti divertenti, coloratissima e animata che evidenziava in maniera perfetta l’ alternarsi di atmosfere infantili e melanconiche che animano il gioco scenico della vicenda. Ne è venuto fuori uno spettacolo vivace, brioso, spiritosissimo e recitato alla perfezione da tutto il cast.
In alcune interviste Axel Ranisch ha dichiarato che l’ obiettivo della sua messinscena era quello di presentare uno spettacolo che costituisse un divertimento adatto alle famiglie. Da questo punto di vista, possiamo dire che lo scopo è stato pienamente raggiunto visto che il pubblico, tra il quale erano presenti moltissimi bambini, si è divertito e lasciato coinvolgere da questa rilettura moderna ma senza estremizzazioni, messa in pratica con grande senso del teatro e del racconto. La ricchezza di invenzione e il ritmo teatrale della parte scenica hanno trovato una perfetta corrispondenza in una parte musicale di altissimo livello. La direzione orchestrale di Alevtina Ioffa, giovane musicista moscovita da poco nominata direttrice musicale del Teatro Mikhailovsky di St. Petersburg, ha evidenziato in maniera perfetta tutti i dettagli della partitura. Una direzione splendida per acribia ritmica e  cantabilitá, ricchezza di colori strumentali e capacità di sottolineare tutti gli influssi stilistici che in questo lavoro Engelbert Humperdinck ha mutuato dalla scrittura orchestrale wagneriana. Ricordiamo infatti che il musicista nativo di Siegburg fu assistente di Wagner durante la preparazione della prima esecuzione del Parsifal a Bayreuth. La Staatsorchester Stuttgart ha messo stupendamente in pratica tutte le intenzioni del podio così come il coro di bambini preparato da Bernhard Moncado, veramente impeccabile per qualità sonora e precisione di attacchi. Da lodare senza riserve anche la prestazione di una compagnia di canto perfettamente omogenea in tutti i suoi componenti, che hanno reso alla perfezione le caratteristiche dei loro ruoli. I due bambini protagonisti della fiaba erano impersonati dal soprano lipsiense Josefin Feiler (Gretel) e dal giovane mezzosoprano svedese Ida Ränzlöv (Hänsel), entrambe vivaci e spiritose nella recitazione oltre che dotate di voci fresche e di timbro molto gradevole. Catriona Smith e Shigeo Ishino, due tra gli elementi di punta nella compagnia della Staatsoper, hanno dato un ritratto scenico molto convincente dei due genitori dei bambini. Rosie Aldridge, cantante inglese specialista dei ruoli di carattere, ha tratteggiato un ritratto scenico e vocale della Strega ricco di senso del comico e del grottesco ma senza esagerazioni plateali. Il giovanissimo soprano italiano Claudia Muschio, da poco entrata a far parte dell’ ensemble di Stutgart, ha impreziosito con la sua bella voce i brevi interventi del Sandmännchen e del Taumännchen. Successo caldissimo alla conclusione. Il pubblico ha applaudito tutti i componenti del cast produzione con un calore e un entusiasmo che facevano dimenticare la presenza dimezzata a causa delle attuali regole di sicurezza sanitaria. Foto Matthias Baus