Saints B ound for Heaven (arr. Parker & Shaw); Prayers of Kierkegaard (Nystedt); Steal Away (arr. Quigley); Travelin’ Shoes (arr. Morgan); Look Up, Look Down (arr. Wykoff); Gone Home (arr. Wykoff); I’m Building Me a Home (arr. Trecek-King);Were You There? (arr. Quigley);I’ll Be on My Way (arr. Kirchner). Missouri State University Chorale. Cameron F. LaBarr (direttore). Parker Payne (pianoforte). Registrazione: 21-22 maggio 2019 presso la Troy Savings Bank Music Hall. 1 CD GIA Publications
La speranza in una vita e in un mondo migliori, magari immuni da ogni forma di problemi, costituisce il tema dell’album On My Way, di cui protagonista è la Missouri State University Chorale diretta da Cameron F. LaBarr, affiancato da Erin E. Plisco. Questa speranza sostiene i brani del ricco e vario programma che va dalle Prayers of Kierkegaard del compositore norvegese Knut Nystedt (1915–2014), allievo, però, negli Stati Uniti di Copland, a Saints Bound for Heaven della nonagenaria Alice Parker (1925) attraverso la suggestiva Steal Away, nella quale la morte non è vista come qualcosa di negativo, ma come il momento in cui l’anima si può ricongiungere al suo Creatore, o ancora attraverso Look Up, Look Down nella quale la perdita della persona amata offre uno spunto di meditazione sul contrasto tra come il mondo è e come dovrebbe essere. Non manca nemmeno la tradizione dello spiritual, presente in Gone Home, in Travelin’ Shoes e in I’m Building Me a Home, mentre il messaggio dell’album è racchiuso nell’ultimo brano, I’ll Be on My Way, una meditazione, piena di speranza, sulla morte, vista non come conclusione della vita, ma come un passaggio verso una condizione felice.
Ottima l’esecuzione dei brani da parte della Missouri State University Chorale, che mostra di destreggiarsi bene nei vari stili, ed efficaci gli interveti dei solisti: il soprano Kara Libby che interpreta con partecipazione e intensità emotiva Steal Away e con senso dello stile lo spiritual I’m Building Me a Home, dove è affiancata dal soprano Faith Morgan, auttrice quest’ultima anche dell’arrangiamento di Travelin’ Shoes; i soprani Claire Herzog e Hannah Martin, ottime interpreti delle Prayers of Kierkegaard, e i baritoni Chris Thompson (I’ll Be on My Way e Were You There) e Troy Robertson (Gone Home), le cui performance si segnalano per un’accurata ricerca dei colori. Si tratta, in ultima analisi, di un bell’album che comunica un senso di serenità a chi lo ascolta.