Album dei ricordi: Gino Penno (1920-1998)

 Gino Penno nato Biagio Penno (Felizzano, Alessandria,  8 dicembre 1920 – Milano, 8 febbraio 1998)
Dopo aver studiato canto con il maestro Ettore Campogalliani a Mantova, venne ammesso ai corsi di perfezionamento presso il Teatro alla Scala, dove iniziò la carriera in qualità di tenore comprimario sin dalla prima stagione del teatro ricostruito dopo la Seconda Guerra Mondiale (esordio nell’Aprile 1947 nella  Giovanna D’Arco al rogo di Honegger). Nell’autunno del 1949  la prima affermazione di prestigio, nella Norma  a Lugano, cui seguirono, nell’anno successivo, impegni più gravosi ( Simon Boccanegra alla Fenice di Venezia, Lodoïska di Cherubini e Arianna a Nasso di Strauss alla Scala, Lohengrin alle Terme di Caracalla), che consolidarono il successo del cantante. La sua carriera, così brillantemente avviata, proseguì con ritmi serrati nei principali teatri italiani e internazionali: si ricordano La ripresa della Giovanna D’Arco di Verdi, nel marzo 1951 al San Carlo di Napoli è riproposta nel giugno successivo all’Opéra di Parigi, la Norma e la Medea di Cherubini alla Scala, nel 1952 e nel 1953, al fianco di Maria Callas, la ripresa dell’ Aroldo di Verdi al Maggio musicale Fiorentino del 1953, il suo Don Carlo ancora la Scala nel 1954, nel quale la figura del protagonista e venne posta in particolare rilievo, in virtù di una voce particolarmente estesa e ricca di vibrazione. Il costante e sicuramente troppo rapido ampliamento di repertorio (nell’arco di pochi anni vi aggiunse La Valchiria, Turandot, Aida, La forza del destino e il Trovatore)  forse non sostenuto da una adeguata preparazione tecnica, costituirono le cause che portarono Penno a un prematuro ritiro dalle scene, avvenuto  nel 1956 dopo le recite del Boris Godunov alla Scala.