Ferruccio Busoni (1866-1924): Works for 2 Pianos

Ferruccio Busoni: Fantasia contrappuntistica, BV. 256b (1921); Robert Schumann / Ferruccio Busoni: Introduction and Concert Allegro, Op. 134, BV B. 109 (1888); Ferruccio Busoni: Preludio e Fuga in C minor, Op. 32, BV. 99 (1878); Capriccio in G minor, Op. 36, BV. 104 (1879); Duettino concertante after the Finale of Mozart’s Piano Concerto No. 19, K. 459, BV B. 88 (1919); Wolfgang Amadeus Mozart / Ferruccio Busoni: Die Zauberflöte, K. 620: Overture, BV B. 93 (1923). Aldo Ciccolini (pianoforte). Aldo Orvieto (pianoforte). Marco Rapetti (pianoforte). Registrazione: 11-12 marzo 2000 presso Enterteinements Studio, Eraclea, Venezia. T. Time: 73′ 39″. 1 CD Naxos 8.574086
All’interno della sterminata produzione per pianoforte di Ferruccio Busoni che parte dalla Canzone op. 1 in do maggiore, composta quando il compositore aveva appena 7 anni, riveste un certo interesse quella per due pianoforti, costituita sia da composizioni originali che da trascrizioni, di cui una parte significativa costituisce il programma del presente CD pubblicato dalla Naxos. Si tratta di un programma ricco e vario, che, se da un lato, sembra costruito, come una buona parte della produzione di Busoni, nel nome di Bach, dall’altro si apre anche a trascrizioni di lavori di altri compositori, come l’Introduzione e Allegro da concerto di Schumann, che, risalente al 1888, in realtà non è una vera e propria trascrizione, ma una riduzione pianistica della parte orchestrale, il Duettino concertante (1919), che costituisce la trascrizione del Finale del Concerto in fa maggiore K. 459 e la deliziosa trascrizione dell’Ouverture del Flauto Magico (1923).

Lavori originali, ma nel nome di Bach, sono la poderosa Fantasia contrappuntistica (1921) che, nata dal progetto di completare l’Arte della fuga di Bach, non solo è una magistrale sintesi delle conquiste del grande modello a cui fa riferimento, ma è un lavoro unitario nel quale ai quattro temi del compositore di Eisenach, Busoni ne aggiunse un quinto, il Preludio e Fuga in do minore Op. 32 (1878), basato sul tema utilizzato da Liszt nella sua Fantasia e Fuga sul nome BACH, e, infine, il Capriccio in sol minore op. 36 nel quale il modello bachiano traspare nella scrittura polifonica. Ad eseguire questi lavori è Aldo Orvieto insieme con Aldo Ciccolini nella Fantasia cromatica e con Marco Rapetti negli altri brani. Gli artisti danno vita ad un CD molto bello e di indubbio interesse nel quale sembra di sentire un unico esecutore. Ben marcati sono, inoltre, i temi nei passi dove è maggiormente evidente la struttura polifonica. Infine una piccola curiosità riguarda i famosi accordi ribattuti dell’Ouverture del Flauto Magico, che sono eseguiti così come sono  sono scritti e non secondo la tradizione in base alla quale vengono richiamati i colpi di martello con cui si aprivano le logge massoniche.