L’Ente Concerti de Carolis, che organizza la stagione lirica presso il Teatro Comunale di Sassari, guarda avanti nonostante l’esperienza della pandemia e presenta un cartellone per il 2021 che non manca di attrattiva per il pubblico più tradizionale ma ha anche qualche proposta meno consueta del solito. Fa sicuramente onore alla storica istituzione cittadina aver comunque mantenuto un contatto online col proprio pubblico l’anno scorso, in piena emergenza sanitaria, ma il vero teatro musicale non può che essere in presenza e va accolta con favore la regolare ripresa dell’appuntamento più importante del territorio per il teatro musicale. I titoli proposti dal direttore artistico Stefano Garau, pur con i limiti di organico e repertorio dovuti alle note restrizioni, presentano un percorso vario e rappresentativo, dedicato soprattutto all’opera più leggera. Non è il caso dell’apertura che, il prossimo 8 ottobre con replica pomeridiana il 10, è dedicata a uno dei titoli più collaudati del repertorio: Madama Butterfly di Giacomo Puccini, diretta da Marco Alibrando, avrà un nuovo allestimento originale per la regia di Giulio Ciabatti e un cast interessante, con Karah Son nel ruolo del titolo e l’affermato Roberto Aronica in quello di Pinkerton; per l’occasione la prima sarà trasmessa in diretta dall’emittente regionale Videolina.
Il secondo titolo in programma propone, dopo trentotto anni, il gradito ritorno de Il Turco in Italia, opera non certo tra le più eseguite di Gioachino Rossini (29 e 31 ottobre) sotto la direzione di Attilio Tomasello e in un allestimento firmato da Alfonso Antoniozzi per il Teatro Fraschini di Pavia. Protagonista un atteso Simone Alberghini, con Daniela Cappiello, Marco Bussi e William Hernández negli altri ruoli.
Inedito il dittico del terzo appuntamento (12 e 14 novembre) che prevede Il telefono di Gian Carlo Menotti e La serva padrona di Giovanni Battista Pergolesi: nessuna delle due opere è sconosciuta alle scene cittadine, ma sarà comunque interessante il confronto diretto tra lavori rappresentativi del genere buffo a due secoli di distanza tra loro. La produzione sarà diretta da Alessandro Palumbo, mentre la regia di Jacopo Fo si avvarrà di un nuovo allestimento in coproduzione con la Fondazione Pergolesi-Spontini di Jesi. Sul palco saranno protagonisti il soprano Aleksandra Kubas-Kruk e il baritono Filippo Polinelli.
L’ultimo titolo chiuderà la stagione in un’incursione nel mondo dell’operetta, il 3 e 5 dicembre, con La vedova allegra di Franz Lehar. La direzione sarà affidata a Sergio Alapont e l’allestimento originale avrà le firme di Andrea Merli e Renato Bonajuto. Madina Karbeli, Clemente Antonio Daliotti, Vincenzo Nizzardo, Marco Miglietta e Andrea Binetti saranno gli interpreti principali. Come ogni anno la stagione avrà l’apporto di orchestra e coro dell’Ente Concerti e la collaborazione della Corale Canepa; saranno anche riprese le attività di sensibilizzazione all’ascolto dell’opera, soprattutto per i giovani, con le presentazioni dedicate e le preziose anteprime aperte agli studenti.