Palermo, Politeama Garibaldi, Orchestra Sinfonica Siciliana, Stagione 2021/22
Orchestra Sinfonica Siciliana
Direttore Gianna Fratta
Pianoforte Martha Argerich, Daniel Rivera
Clara Schumann: Tre pezzi dai “4 Pièces fugitives” op. 15 (orchestrazione Andrea Portera);Robert Schumann: Concerto in la minore per pianoforte e orchestra, op. 54; Sergej Rachmaninov: Concerto n. 2 in do minore per pianoforte e orchestra op. 18; Igor Stravinsky: Suite dal balletto L’uccello di fuoco (L’oiseau de feu), op. 20 (Versione 1919)
Palermo, 29 ottobre 2021
Il concerto inaugurale della Stagione 2021-2022 ha avuto come protagonisti la direttrice artistica della Fondazione siciliana, Gianna Fratta e i due pianisti Martha Argerich e Daniel Rivera che hanno interpretato un ricco programma costituito nell’ordine dai Tre pezzi dai “4 Pièces fugitives” op. 15 di Clara Schumann nell’orchestrazione di Andrea Portera che sono stati eseguiti in prima assoluta, il Concerto in la minore per pianoforte e orchestra, op. 54 di Robert Schumann e nella seconda parte il Concerto n. 2 in do minore per pianoforte e orchestra op. 18 di Rachmaninov e la Suite dal balletto L’uccello di fuoco (L’oiseau de feu), op. 20 (Versione 1919) di Stravinskij. Innanzitutto va detto che è stata un’inaugurazione di altissimo livello non solo per le pagine eseguite, ma soprattutto per il valore degli artisti che hanno regalato delle autentiche emozioni. Attrazione della serata, per quanto attiene al programma, è stata sicuramente l’orchestrazione dei brani pianistici di Clara Schumann realizzata da Andrea Portera che ha utilizzato un organico tipico dell’epoca. Si tratta di un lavoro che, se da una parte, mostra alcune finezze come quella, per esempio, di dividere il tema del primo brano in ascolto tra il clarinetto e il flauto, dall’altra non va oltre un discreto esercizio di stile dal quale ci si sarebbe attesi maggiore varietà soprattutto nelle riprese orchestrate spesso come le esposizioni. Ottima comunque la concertazione di questi e degli altri brani da parte di Gianna Fratta sia per la scelta del tempi che delle sonorità. Nei brani della Schumann la direttrice italiana ha eseguito con espressioni i temi di intenso lirismo e con leggerezza quelli staccati del secondo brano. Nei due concerti la Fratta dialoga con i solisti trovando delle sonorità che le consentono di accompagnare il pianoforte laddove lo strumento riveste il ruolo maggiormente importante per dialogare con esso pariteticamente in altri passi. Nell’Uccello di fuoco, infine, ha fatto ben risaltare la varietà timbrica della partitura di Stravinskij. Per quanto attiene ai solisti è inutile qui ricordare le straordinarie doti tecniche unanimemente riconosciute ai due artisti e delle quali hanno dato un’ulteriore prova in questo concerto. Martha Argerich ha, inoltre, interpretato il Concerto di Schumann con quella grande sensibilità che ha sempre contraddistinto le sue esecuzioni soprattutto nei passi maggiormente connotati in senso lirico. Di alto livello anche la perfomance di Daniel Rivera sin dagli emozionanti e spettacolari accordi iniziali del Concerto di Rachmaninov. Foto Daniele Oro