Johann Nepomuk Hummel (1778 – 1837): “Concerto in sol maggiore per mandolino e orchestra”

Concerto in sol maggiore per mandolino e orchestra
Allegro moderato e grazioso-Andante con Variazioni-Rondo (Allegro)
Allievo per ben due anni di Mozart, del quale fu ospite presso la sua casa, di Clementi, di Haydn oltreché di Salieri, Johann Nepomuk Hummel, nella prima metà dell’Ottocento conquistò una grandissima fama in tutta Europa come brillante pianista. Ricercato come concertista, Hummel, però, ottenne il suo primo incarico di un certo prestigio nel 1804, quando, grazie alla segnalazione di Haydn, fu nominato maestro di cappella alla corte del principe Hesterházy, dove rimase fino al 1811, quando fu cacciato per alcuni atteggiamenti che furono interpretati come negligenze. Nonostante tutto, Hummel, in seguito, ottenne la stessa carica a Stoccarda, che abbandonò presto per contrasti intervenuti con l’impresario del teatro, e, infine, trovò una sistemazione definitiva alla corte granducale di Weimar, dove rimase fino alla morte.
Primo dei due lavori per mandolino composti da Hummel, che nel 1810 avrebbe dato alle stampe anche una Grande Sonata, questo Concerto fu scritto nel 1799 per Bartolomeo Bortolazzi, compositore italiano, ma soprattutto famoso mandolinista che rese questo strumento popolare presso il pubblico della sua epoca. Il primo movimento di questo concerto, simile al Concertino in sol maggiore op. 73 per pianoforte e orchestra che, in realtà, è una vera e propria rielaborazione, realizzata dal compositore nel 1816, è un Allegro moderato in forma-sonata di carattere gaio nel quale, però, manca una forte dialettica tra i due temi, essendo il secondo affine al primo. Il secondo movimento, Andante con variazioni, è formalmente costituito da un tema, una dolce melodia di ascendenza mozartiana, e 3 variazioni, mentre il terzo è un brillante Rondò.