Roma, Senato e Cultura – Senato della Repubblica e RAI Cultura
Coro e Orchestra della Cappella Ludovicea
Direttore Ildebrando Mura
Antonio Cifra:”Regina Coeli”; Antonio Lotti: “Credo” in fa minore; Antonio Vivaldi: “Dixit Dominus” RV 807
Roma, 18 settembre 2021
Sabato 18 settembre si è svolto il terzo appuntamento per il 2021 di “Senato e Cultura”, un ciclo di eventi fortemente voluto dal presidente del Senato on. Maria Elisabetta Alberti Casellati, la quale ha introdotto il concerto con concisa eleganza, ideato sulla base di un protocollo di intesa che impegna il Senato della Repubblica e la RAI, volto ad accrescere la conoscenza e la diffusione del patrimonio artistico e culturale italiano attraverso la valorizzazione di talenti ed eccellenze del nostro paese. In questo ambito è stata operata la scelta di invitare la Cappella Ludovicea a tenere un concerto di musica sacra italiana nell’aula del Senato. Tale istituzione costituisce la struttura musicale dei Pii Stabilimenti della Francia a Roma e Loreto istituita sotto l’alto patronato dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede. Dalla sensibilità culturale della Francia è nata l’esigenza di fondare una Cappella musicale con Orchestra stabile presso la chiesa di Trinità dei Monti in Roma con l’intento di prendere parte al servizio liturgico durante tutto l’anno con il grande repertorio polifonico cinquecentesco e contemporaneo, presiedere tutte le cerimonie ufficiali francesi presso le Basiliche Vaticane di San Pietro e di San Giovanni e di eseguire, in una prestigiosa stagione concertistica il grande repertorio della Musica Sacra italiana e francese con una visione storico musicale ampia ed europea. In particolare l’Istituto di Ricerca Internazionale Eurispes l’ha collocata fra le “Cento Eccellenze italiane nel mondo”, unendosi al plauso della critica musicale. L’Ensemble è diretto fin dalla sua fondazione dal maestro Ildebrando Mura, già organista titolare della basilica di San Marco in Campidoglio e maestro di Cappella per la formazione musicale.La scelta del programma, tutto rigorosamente italiano, ha inteso presentare proprio le caratteristiche delle scuole polifoniche romana e veneziana attraverso le composizioni di tre celebri esponenti, vanto della nostra cultura all’epoca assolutamente dominante in Europa, come ricordato anche nel breve ma illuminante intervento del senatore Alberto Bagnai, il quale oltre ad essere accademico in campo economico è anche clavicembalista e soprattutto valente esecutore e profondo conoscitore proprio del repertorio barocco. Il concerto è stato preceduto dalla proiezione di un breve video in cui San Giovanni Paolo II esprime alcune considerazioni sulla musica sacra.
Magnifica la lettura musicale del maestro Mura per intonazione adamantina, chiarezza della strumentazione, cura del timbro e nobiltà del fraseggio. In particolare ha favorevolmente impressionato la profondità espressiva con la quale sono stati illustrati i vari passaggi dei testi liturgici, a sottolineare come questa musica non sia un raffinato “di più” per abbellire la celebrazione o, come forse diremmo con parole di oggi meno eleganti, “la colonna sonora dell’evento”, ma sia essa stessa preghiera e momento di introspezione spirituale che passando per altre vie dell’anima e della ragione contribuisce a sostanziarlo. Di grande bravura i musicisti sia sul versante vocale che strumentale con particolare menzione per le voci soliste dell’impegnativo Dixit Dominus di Vivaldi che solo in anni recenti è stato a lui attribuito con certezza. Molto buona infine l’acustica dell’aula del Senato che ha consentito di apprezzare al meglio il valore dell’esecuzione. Al termine del concerto presentato da Paola Perego per la ripresa televisiva RAI e trasmesso in diretta streeming da RaiPlay, lunghi e calorosi applausi da parte del pubblico intervenuto e anche da parte di S.E. Cardinale Giovanni Battista Re, decano del Sacro Collegio cardinalizio presente in aula.