Camille Saint-Saëns (1835-1921): Piano transcription of String Quartet No. 7, Op. 59, “Rasumovsky” No. 1: II. Allegretto vivace e sempre scherzando; Piano transcription of String Quartet No. 6, Op. 18: II. Adagio ma non troppo. Mily Balakirev (1836-1910): Piano transcription of String Quartet No. 8, Op. 59, “Rasumovsky” No. 2: III. Allegretto – Maggiore: Thème russe; Piano transcription of String Quartet No. 13, Op. 130: V. Cavatina. Adagio molto espressivo. Modest Petrovich Mussorgsky (1839-1881): Piano transcription of String Quartet No. 16, Op. 135 (Vivace-Lento assai, cantante e tranquillo). Ludwig van Beethoven (1770-1827): Theme and Variations on Wolfgang Amadeus Mozart’s Clarinet Quintet KV 581. Mari Kodama (pianoforte). Registrazione: Studio 1 of the MCO, Hilversum, The Netherlands, ottobre 2019. T. Time: 56′ 02″. 1 CD Pentatone PTC186841
“Considero l’album una specie di omaggio a Beethoven. Anche adesso, sto ancora scoprendo in continuazione nuovi aspetti del suo originale pianismo. Ma io ero realmente attratta dall’idea di considerare e di fare esperienza di Beethoven attraverso la prospettiva compositiva di altri grandi compositori. E nuove esterne fonti d’ispirazione possono anche dare origine a nuove idee interpretative”.
Così la pianista Mari Kodama ha presentato questo suo originalissimo album, inciso per l’etichetta Pentatone, nel quale è proposto l’ascolto di trascrizioni di pagine quartettistiche di Beethoven, realizzate da grandi compositori quali Camille Saint-Saëns, Mily Balakirev e Modest Petrovich Mussorgsky. Il programma è aperto dalle trascrizioni dall’Allegretto vivace e sempre scherzando del quartetto No. 7, Op. 59, “Rasumovsky” e dall’Adagio ma non troppo del quartetto No. 6, Op. 18 realizzate da Saint-Saëns nel 1869, per passare a quelle dell’Allegretto dell’Ottavo quartetto op. 59 e della Cavatina del Quartetto op. 130 firmate da Balakirev rispettivamente nel 1862 e nel 1859 e a quelle, ad opera di Mussorgsky, del secondo e del terzo movimento del Quartetto n. 16 op. 135 risalenti al 1867. A concludere il programma è, infine, la trascrizione di Beethoven dell’ultimo movimento (Allegretto con variazioni) del Quintetto in la maggiore K. 581 “Stadler” di Mozart.
L’ascolto di questo Cd ci rivela un Beethoven quasi inedito, tanto più che la maggior parte dei brani è incisa in prima mondiale, e, per quanto riguarda i quartetti, in una nuova veste timbrica, quella pianistica che riesce a rendere bene la polifonia della scrittura quartettistica del compositore di Bonn. Dotata di un’ottima tecnica, Mari Kodama esegue con precisione e cura nel fraseggio questi brani, non solo facendo percepire l’intreccio contrappuntistico, ma mostrando una grande attenzione alla resa espressiva. Grazie a un tocco veramente curato risultano particolarmente intensi ed espressivi i brani connotati in senso lirico, mentre quelli vivaci, grazie a una tecnica perfetta, sono sempre brillanti e precisi. Si tratta in definitiva di una proposta discografica estremamente originale che onora nel migliore dei modi Beethoven nell’ambito delle celebrazioni per il 200° anniversario della nascita.