Claude Debussy (1862–1918): Prélude à l’après-midi d’un faune. Albert Roussel (1869–1937): Suite No. 2 from the ballet Bacchus et Ariane, Op. 43, Claude Debussy (1862–1918): Six épigraphes antiques (orch. Ernest Ansermet). Ernest Chausson (1855–1899): Poème de l’amour et de la mer. Orchestre de la Suisse Romande. Armin Jordan (direttore). Felicity Lott (soprano). Registrazione: 27 agosto 1988 e 20 agosto 1944 presso Lucerne Festival. T. Time: 74′ 28″ 1CD Audite 95.648
Direttore principale per 12 anni dal 1985 al 1997 dell’Orchestra della Svizzera Romanda, Armin Jordan (1932-2006) fu forse uno degli “eredi” più diretti di Ernest Alexandre Ansermet che della compagine elvetica era stato il fondatore e il direttore principale dal 1918 al 1967. Pur avendolo incontrato una sola volta in occasione di un colloquio che egli ricordava sempre come estremamente amichevole e profondo, Jordan era stato un assiduo frequentatore dei concerti tenuti da Ansermet e aveva studiato la sua discografica. Il bilinguismo di Jordan che parlava il francese in famiglia, ma aveva studiato a scuola il tedesco, costituisce, inoltre, quasi la testimonianza della divisione della sua anima un po’ tedesca e un po’ francese che si ripercuote anche nell’approccio interpretativo. Ciò è evidente anche nel repertorio che prediligeva dirigere e che va dai compositori francesi dell’Ottocento e della prima metà del Novecento a quelli tedeschi e, in particolar modo, a Wagner.
Il presente album, pubblicato dall’etichetta Audite, propone l’ascolto di due live di brani tratti dal repertorio francese e, in particolare, del Prélude à l’après-midi d’un faune di Debussy e della Seconda suite dal balletto Bacchus et Ariane di Albert Roussel, registrati il 27 agosto 1988, delle Six épigraphes antiques di Debussy, nell’orchestrazione proprio di Ansermet, e del Poème de l’amour et de la mer di Ernest Chausson, registrati, quest’ultimi, il 20 agosto 1994. Nell’interpretazione di questi lavori si nota la “doppia anima” francese e tedesca di Jordan, già nel celebre incipit del Prélude à l’après-midi d’un faune, dove il tema del flauto è eseguito con una morbidezza e un suono caldo, propri di un approccio interpretativo francese, anche se l’apparente libertà con cui questa sensuale e sinuosa melodia del flauto è ben inquadrata nella sua struttura ritmica. Un approccio interpretativo tedesco proveniente, in particolar modo, dalle lunghe frequentazioni wagneriane, denuncia, invece, il trattamento del tremolo degli archi che accompagna la ripresa del tema e che si configura come un tappeto sonoro. In generale, in queste registrazioni, è rilevabile un’attenzione alle dinamiche, alle sonorità e ai colori di queste ricche partiture, frutto di un meticoloso lavoro sugli aspetti espressivi. Ciò è evidente nella Seconda suite dal balletto Bacchus et Ariane di Albert Roussel dove sono ben messi in rilievo non solo i passi solistici di cui è intrisa la partitura, ma anche i contrasti e le differenze tra la varie sezioni della partitura dal suggestivo Réveil d’Ariane alla leggera Danse de Bacchus. Nel Poème de l’amour et de la mer di Ernest Chausson, Jordan accompagna il soprano Felicity Lott trattando la sua voce, quasi come uno strumento della sua orchestra. Il soprano inglese, da parte sua, si confronta con questa partitura manifestando una grande sensibilità interpretativa e creando una certa varietà di colori.