Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525 circa – 1594): Missa “Descendit Angelus Domini”; “Super flumina Babylonis”; “Ad Te levavi oculos meos”; “Miserere nostri, Domine”; “Sicut cervus”; “Sitivit anima mea”; “Missa Beatæ Mariæ Virginis II”; “Jubilate Deo”. Gloria Dei Cantores. Elizabeth C. Patterson (direttore). Registrazione: Mechanics Hall, Worcester, MA, 1993. T. Time: 74′ 27″. 1 CD GDCD106
Sebbene risalga al 1994, anno in cui furono celebrati i 400 anni della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina, questo Cd, a lui dedicato, si impone per l’alta qualità dell’esecuzione e per la raffinata scelta antologica dei brani proposti. Il programma prevede, infatti, oltre ai celebri mottetti, “Super flumina Babylonis”, “Ad Te levavi oculos meos”, “Miserere nostri, Domine”, tutti e tre contenuti nella splendida raccolta del 1581, “Sicut cervus”; “Sitivit anima mea”, i cui testi sono entrambi tratti dal Salmo 42, due Messe: la Missa “Descendit Angelus Domini” e “Missa Beatæ Mariæ Virginis II” nelle quali, oltre al profondo sentimento religioso di Palestrina, autentico alfiere musicale della Controriforma cattolica, si nota l’innovativa scrittura del maggiore esponente della Scuola Romana.
La Missa “Descendit Angelus Domini”, basata su un mottetto del compositore francese Hilaire Penet, che era stato un cantore nella Cappella Papale dal 1514 al 1519, infatti, si impone per una stuttura estremamente coerente e coesa che ha il suo fulcro nell’esaltazione del dogma della Trinità. Tre temi, quasi dei Leitmotiv ante litteram, infatti, sono utilizzati per evocare le tre persone della Santissima Trinità come si può facilmente notare nel Credo. Diversa, invece, è la genesi della “Missa Beatæ Mariæ Virginis II”, la seconda di una serie di tre Messe composte per la Cappella Ducale di Mantova del Duca Guglielmo Gonzaga che, compositore lui stesso, intrattenne con Palestrina una fitta corrispondenza dal 1568 fino alla sua morte avvenuta nel 1587. In questa Messa, scritta per cinque parti (SATTB), appare evidente una scrittura tipica della scuola di canto della Cappella Ducale. Completa il programma il mottetto “Jubilate Deo”, autentico capolavoro per due cori, composto molto probabilmente per l’apertura della Porta Santa in occasione del Natale del 1574 e per l’anno giubilare 1575.
Ottima l’esecuzione dei Gloria Dei Cantores, compagine corale fondata nel 1988 che è stata diretta fino al 2012 da Elizabeth C. Patterson, la quale, in questa incisione che testimonia il percorso di alta qualità di questa formazione, si mostra attenta alla scrittura polifonica di Palestrina facendo emergere i diversi temi e la linea del canto delle singole parti. A questo aspetto tecnico si accompagna una notevole attenzione ai valori espressivi dei testi che vengono eseguiti con grande partecipazione e fervore religioso.