“Sturm und Drang”: Volumi 1 e 2

Sturm und Drang 1: Christoph Willibald Gluck (1714-1787), Final scene da Don Juan; Niccolò Jommelli (1714-1774),“Ombre che tacite qui sede” da Fetonte; Franz Joseph Haydn (1732-1809), “Non v’è chi mi aiuta” da La canterina. Franz Ignaz Beck (1734-1809); Sinfonia in sol minore, Op. 3, n. 3; Tommaso Traetta (1727-1779) Crudeli, ahimè, che fate?” da Sofonisba; “Sofonisba, che aspetti?” da Sofonisba; Franz Joseph Haydn (1732-1809) Sinfonia n. 49 in fa minore “La passione”. Chiara Skerath (soprano). The Mozartists. Ian Page (direttore). Registrazione: 4-6 gennaio 2019 presso la St John’s Smith Square, Londra. T. Time: 71’00”. 1 CD Signum Classics LC 15723
Sturm und Drang 2: Franz Joseph Haydn (1732-1809),
Sinfonia n. 39 in sol minore; Christoph Willibald Gluck (1714-1787), “O del mio dolce ardor” e “Tutto qui mi sorprende… Le belle immagini” da Paride ed Elena; Jan Křtitel Vaňhal (1739 -1813), Sinfonia in re minore (Bryan d1); Franz Joseph Haydn (1732-1809), “Fac me vere tecum flere” dallo Stabat mater; Josef Mysliveček (1737 –  1781),“Tu mi disprezzi ingrato” da Semiramide; Johann Christian Bach (1735 -1782), Sinfonia in sol minore op. 6 n. 6. Ida Ränslöv (mezzosoprano). The Mozartists. Ian Page (direttore). Registrazione: 10-13 gennaio 2019 presso la St John’s Smith Square, Londra. T. Time: 71’39”. 1 CD Signum Classics LC 15723
Sturm und Drang  1 e 2 costituiscono i primi due di sette progettati album dedicati al famoso movimento culturale che si sviluppò in Germania tra il 1765 e il 1785 e prese il nome da un dramma del 1776 di Maximilian Klinger. A questa temperie culturale non restò insensibile nemmeno la musica e del resto ad essa possono ascriversi lavori di grandi compositori come Haydn, Mozart e Gluck accanto ad altri di autori certo meno noti come Franz Ignaz Beck, Jan Křtitel Vaňhal e Josef Mysliveček per non parlare di arie mai registrate come quelli di Jommelli e di Traetta tratte rispettivamente dal Fetonte e dalla Sofonisba. Il programma del primo dei due album, che si apre con la scena finale del balletto Don Juan (Burgtheater di Vienna, 17 ottobre 1761) di Gluck, considerata l’atto di nascita dello Sturm und Drang, in quanto in essa è rappresentato il momento in cui il seduttore per eccellenza viene trascinato all’inferno dai diavoli, prosegue con l’aria, ricca di pathos “Ombre che tacite qui sede” che chiude l’atto secondo del Fetonte (Ludwigsburg, Teatro di corte, 11 febbraio 1768) di Niccolò Jommelli e qui presentata in prima registrazione mondiale, e con “Non v’è chi mi aiuta”, una pagina, nella quale è evocato il sentimento di paura, tratta della rara opera La canterina (1766) di Haydn della quale la partitura ci è stata tramandata quasi al completo. Di Franz Ignaz Beck, contemporaneo di Mozart e di Haydn dei quali non raggiunse la fama, ci sono rimaste circa 24 sinfonie comunque di ottimo livello, come del resto l’Op. 3, n. 3 (1762), qui in ascolto, il cui primo movimento mostra tutte le caratteristiche dello Sturm und drang, mentre intriso di pathos è il secondo movimento. Al clima dello Sturm und Drang sono riconducibili le due arie, “Crudeli, ahimè, che fate?” e “Sofonisba, che aspetti?” tratte dall’opera Sofonisba (1761) di Tommaso Traetta (1727-1779) e la celebre Sinfonia n. 49 in fa minore “La passione”.
Anche nel programma del secondo album sono accostati nomi di compositori famosi come Haydn, Gluck e Johann Christian Bach ad altri di autori quasi del tutto sconosciuti quali Jan Křtitel Vaňhal e Josef Mysliveček. Di Haydn sono proposti gli ascolti della Sinfonia n. 39, conosciuta con il titolo Tempesta di mare, che composta nel 1768, inaugurò il periodo stürmisch della produzione del compositore austriaco, evidente nel carattere inquieto dei due movimenti esterni, e dell’aria ricca di pathos Fac me vere tecum flere” tratta dallo Stabat Mater (1767) di rara esecuzione. Del pari ricche di pathos sono anche le due arie “O del mio dolce ardor”e “Tutto qui mi sorprende… Le belle immagini” tratte da Paride ed Elena, terza e ultima opera firmata dal duo Gluck-Calzabigi, che fu rappresentata per la prima volta il 3 novembre 1770 al Burgtheater di Vienna. Quasi del tutto sconosciuto a un largo pubblico, Jan Křtitel Vaňhal (1739 -1813) fu invece autore di una sterminata produzione sinfonica di cui un esempio significativo è questa Sinfonia in re minore (Bryan d1) composta in quella tonalità minore che egli mostrò di preferire nei suoi lavori e che costituisce una cifra dello Sturm und Drang, qui evidente anche nel drammatico primo movimento. Quasi del tutto sconosciuto è anche il compositore ceco Josef Mysliveček (1737 –  1781), che, però, oltre ad essere uno dei pochi compositori stranieri ad avere successo in Italia, fu uno dei pochissimi a godere della stima di Mozart. In questo Cd è proposto l’ascolto della drammatica “aria di furia” “Tu mi disprezzi ingrato”, tratta dall’opera Semiramide (Bergamo, Teatro di Cittadella, 1766) su libretto di Metastasio. Conclude il programma la Sinfonia op. 6 n. 6 in sol minore di Johann Christian Bach, la più tarda di quelle raccolte nell’op. 6 e probabilmente composta tra il 1771 e il 1772, periodo nel quale fiorì il movimento dello Sturm und Drang. La Sinfonia presenta, infatti, una forte carica emotiva tipica delle opere influenzate da questo movimento, come, per esempio, la Passione o gli Addii di Haydn. Il clima dello Sturm und Drang è presente nei due movimenti veloci, caratterizzati da un ritmo incalzante e tempestoso, da aspre dissonanze e da violenti contrasti dinamici. Molto elegante è il movimento centrale, Andante più tosto Adagio,  caratterizzato da armonie e melodie estremamente espressive. Di grande effetto è il crescendo, introdotto nella parte conclusiva del movimento, che, conducendo a un improvviso e inaspettato piano piuttosto che a un forte, anticipa alcuni esiti beethoveniani.
Ottima la concertazione dei brani contenuti in entrambi gli album da parte di Ian Page che, sul podio dei Mozartists, non solo stacca dei tempi adeguati, ma, in generale, dà una lettura di questi lavori caratterizzata da un’accentuazione dei contrasti dinamici che ben rende il clima drammatico da Sturm und Drang. Intensi e intrisi di pathos sono i movimenti lenti delle diverse sinfonie proposte (molto belli dal punto di vista espressivo sono, infatti, nella lettura di Page l’Adagio della Passione, quello della Sinfonia n. 39 di Haydn e quello della Sinfonia n. 6 op. 6 di Johann Christian Bach dove si segnalano le patetiche appoggiature). Nelle arie proposte il direttore  accompagna senza mai soverchiarle e con attenzione alla linea del canto il soprano Chiara Skerath, nel primo album, e il mezzosoprano Ida Ränslöv nel secondo. Chiara Skerath, dotata di una bella voce che si fa preferire nel settore acuto, interpreta con sentimento i brani a lei affidati, anche se il fraseggio non appare sempre centrato soprattutto quando la voce scende nel settore grave. Buona la prova di Ida Ränslöv che canta con attenzione alle dinamiche e al fraseggio i brani di Gluck e di Haydn a lei affidati.