Venerdì 25 giugno sarà la prima di cinque serate per Cavalleria rusticana e Pagliacci, tutte dirette dal M° Marco Armiliato, più volte applaudito in Arena (nel 2020 sul podio del Requiem e del Gala Stelle dell’Opera), alla guida dell’Orchestra areniana, del Coro preparato da Vito Lombardi e di un cast internazionale di primo piano: Sonia Ganassi fa il suo esordio in un ruolo scenico in Arena come Santuzza, accanto al tenore turco Murat Karahan (Turiddu) e all’Alfio di Amartuvshin Enkhbat (impegnato in un doppio debutto nella stessa sera, anche come Tonio in Pagliacci). Completano il cast Agostina Smimmero (Lucia) e Clarissa Leonardi (Lola). Dopo l’intervallo, in Pagliacci troviamo Yusif Eyvazov (Canio/Pagliaccio) accanto a Marina Rebeka (Nedda/Colombina), altra esordiente di lusso, insieme al Silvio di Mario Cassi, al Peppe/Arlecchino di Riccardo Rados, con la partecipazione di Max René Cosotti e Dario Giorgelè. In Pagliacci, allo stuolo di mimi e figuranti si aggiungono il Ballo e il Coro di Voci Bianche A.LI.VE. diretto da Paolo Facincani.
Nel corso delle altre quattro recite del Festival 2021 sono ancora molte le stelle internazionali che si alterneranno sul palcoscenico di Cavalleria rusticana e Pagliacci: come Santuzza Maria José Siri (2, 22/7, impegnata anche come Nedda) ed Ekaterina Semenchuk (14/8); oltre a Karahan come Turiddu Yusif Eyvazov (2/7) e Piero Pretti (14/8); nel doppio ruolo di Alfio e Tonio i baritoni Sebastian Catana (2, 22/7) e Ambrogio Maestri (31/7 – 14/8); Valeria Sepe (Nedda il 2/7); Fabio Sartori (Canio il 22/7); Matteo Mezzaro (Peppe/Arlecchino il 31/7 – 14/8) e Davide Luciano (Silvio il 2 e 31/7). Inoltre il 31 luglio farà il suo atteso doppio debutto areniano Roberto Alagna come protagonista di entrambi i titoli, accanto alla compagna di vita Aleksandra Kurzak, già Violetta dell’inaugurazione 2019, e alla Lucia di Elena Zilio.
Sabato 26 giugno, sempre alle 21, va in scena Aida la sua seconda produzione completamente nuova per il Festival 2021. Il giovane maestro Diego Matheuz, si alternerà col maestro Daniel Oren nel corso delle 11 recite del capolavoro verdiano fino al 4 settembre. I migliori interpreti internazionali si alternano in locandina, alcuni alla prima presenza assoluta nell’anfiteatro veronese, rendendo di fatto ogni sera in Arena una prima, unica e irripetibile. Come protagonista fa il suo esordio il premiato soprano americano Angela Meade, accanto all’Amneris di Anita Rachvelishvili e al Radamès di Jorge de Leòn; torna il baritono Luca Salsi come Amonasro, il basso Michele Pertusi debutta in Arena come Ramfis accanto al Re degli Egizi di Simon Lim, Messaggero di Riccardo Rados, Sacerdotessa di Yao Bohui. Con l’Orchestra e il Coro c’è anche il Ballo dell’Arena di Verona, oltre a centinaia di mimi e figuranti. In questo nuovo allestimento creato interamente dal team artistico areniano, le nuove scenografie incontrano le immagini digitali in collaborazione con D-wok e, sul Preludio, sfilano i tesori custoditi al Museo Egizio di Torino, prestigioso e appassionato partner culturale del Festival 2021.