Atonement; Lucidity; Stalker’s Monologue; Midsummer’s Night; Wheel Crosses under Moss. Tui Hirv (soprano). Caput Ensemble. Registrazione: 4-13 marzo 2019 presso l’Harpa Concert Hall di Reykjavík. T. Time: 44′ 11″. 1 CD Sono Luminus DSL-92241.
“Comporre è un processo meditativo che intraprendo in ogni pezzo che compongo. Non dà la sensazione di iniziare un nuovo viaggio con ogni composizione, ma piuttosto di continuare da dove ho lasciato nell’ultima. Questa continuità si rispecchia nella mia musica – un suono cresce dall’ultimo come rami di un albero. Associazioni e incontri trovano la loro strada direttamente nella musica in termini di narrativa, atmosfera e struttura”
Così il giovane compositore islandese Páll Ragnar Pálsson, ma che ha curato la sua formazione musicale a Tallin in Estonia ha presentato il suo linguaggio musicale intriso, peraltro, della culture musicale dell’Europa dell’Est appresa nella capitale estone e dell’ambiente della sua terra dove è ritornato insieme alla moglie, il soprano Tui Hirv che figura in questo cd nelle vesti di interprete. Della sua musica, piena di effetti, ma che, in un linguaggio atonale, non rinuncia anche a momenti lirici soprattutto nei brani che prevedono la voce, è possibile ascoltare 5 brani dei quali il primo in programma è Atonement, che, composto nel 2011, è anche il più antico dell’album. Il programma prosegue con “Lucidity”, Stalker’s Monologue, Midsummer’s Night, Wheel Crosses under Moss regalando un viaggio di pure suggestioni sonore.
Ad interpretare questi brani sono la moglie Tui Hirv, che si mostra attenta alle dinamiche e all’espressione dei testi e Ásdís Sif Gunnarsdóttir, voce recitante in Midsummer’s Night, del cui testo è anche autrice. Attenta agli effetti sonori di partiture non certo semplici è l’esecuzione da parte della Caput Ensemble costituita, nella formazione più completa ut8lizzata in Stalker’s Monologue, da Björg Brjánsdóttir (flauto), Grímur Helgason (clarinetto), Valgerður Andrésdóttir (pianoforte), Elísabet Waage (arpa), Steef van Oosterhout (percussioni), Zpigniew Dubik (violino), Þórunn Ósk Marinósdóttir (viola), Sigurður Bjarki Gunnarsson (violoncello).