Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo 1756 – Vienna 1791)
Concerto n.25 in do maggiore per pianoforte e orchestra K 503
Allegro maestoso-Andante-Allegretto
Completato il 4 dicembre del 1786, il Concerto n.25 in do maggiore per pianoforte e orchestra K 503 è l’ultimo della serie di 11 concerti che Mozart compose dal 1784. Il successivo, il celebre Concerto dell’incoronazione, sarebbe stato composto, infatti, un anno e mezzo dopo da Mozart che nel frattempo si sarebbe dedicato al teatro con la composizione del Don Giovanni e forse non godeva più dello stesso consenso che il pubblico viennese gli aveva tributato in precedenza. Le sperimentazioni formali e linguistiche, che Mozart aveva posto in essere in questo genere, destinato a pianisti dilettanti che potevano acquistare, per eseguirle in privato, una copia degli spartiti, erano state la causa di questa crisi della musica concertistica del Salisburghese presso il pubblico viennese. Ancora oggi non è possibile conoscere con precisione le circostanze che hanno indotto Mozart a comporre questo concerto, forse destinato a un ciclo di Accademie durante il periodo dell’Avvento o a un’esecuzione a Praga dove si sarebbe recato nel mese di gennaio del 1787.
Anche in questo lavoro non mancano le sperimentazioni formali già a partire dalla poderosa esposizione orchestrale del primo movimento, Allegro maestoso, nella quale il secondo tema, che presenta casuali analogie con la Marsigliese, si presenta in un’inconsueta tonalità minore. Come accade in questi concerti, il solista fa il suo ingresso con una nuova idea tematica. Il secondo movimento, Andante, in forma-sonata, si apre con un’esposizione orchestrale dove vengono presentati i due temi, il primo di carattere affettuoso e il secondo galante, mentre nella sezione centrale si lascia spazio ai virtuosismi del solista. L’ultimo movimento, Allegretto, è un Rondò, aperto da un’esposizione orchestrale e il cui refrain presenta un carattere popolaresco.