AIRDanza, l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli e il Liceo coreutico dell’Istituto Suor Orsola Benincasa presentano Le diaspore artistiche del Novecento tra Oriente e Occidente: il caso Nureyev.
Giovedì 29 aprile 2021 alle ore 10.30, in occasione della Giornata internazionale della danza, in diretta sui canali social dell’UniSob e del suo Liceo coreutico (poi in differita anche sul Canale Youtube AIRDanza) interverranno il prof. Michele Affinito (Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli), la prof.sa Roberta Albano (Accademia Nazionale di Danza, Roma), la dott.sa Elisabetta Testa (giornalista e docente di storia della danza Teatro di San Carlo). Modera l’incontro la prof.sa Maria Venuso (Istituto suor Orsola Benincasa).
La conferenza a tre voci sulla figura di Rudolph Nureyev, icona internazionale che supera i confini dalla danza, e la sua ricerca di libertà artistica partirà da una delle più recenti pubblicazioni sul grande danzatore russo, considerato uno spartiacque nella danza del Novecento, a firma di Roberta Albano ed Elisabetta Testa, Fracci e Nureyev. Le due stelle che hanno illuminato la danza del secondo Novecento (Prefazione di Flavia Pappacena), Roma, Gremese Editore 2020.
La fine della Seconda guerra mondiale determina la divisione del mondo in due distinti blocchi tra le forze vincitrici del conflitto. Stati Uniti ed Unione Sovietica esercitano la loro sfera di influenza in uno scenario globale diviso, all’interno del quale matura una contrapposizione ideologica, militare e politica fondata su valori e visioni del mondo alternative, passata alla storia con il termine di “Guerra Fredda”. Tale scenario ha avuto influenze inevitabili sullo sviluppo delle nazioni interessate e sulla loro crescita economica, con inevitabili conseguenze sociali e politiche.
Saranno brevemente delineati le radici di tale fenomeno storico, i principali effetti ed un excursus sui momenti salienti ed i principali protagonisti. Un racconto di storia che ha caratterizzato l’intera seconda metà del Novecento. Il balletto come strumento diplomatico e di propaganda: Bolshoi, Mariinskij e Royal Ballet dal 1956 alla fuga di Nureyev. Nel 1956 la tournée a Londra del Bolshoi di Mosca segnò un momento importante per il confronto tra il balletto sovietico e quello europeo: due tradizioni isolate e separate da quaranta anni, e in piena Guerra Fredda, entravano nuovamente in contatto. Fu anche un momento di difficili e complicate relazioni diplomatiche tra la Russia e la Gran Bretagna. La tournée del Mariinskij del 1961 a Parigi e Londra venne preparata con una grande attenzione e cura per evitare scandali e imbarazzi: terminò con la scelta di Rudolf Nureyev di restare in Francia. Ancora una volta nella storia il balletto, considerata un’arte effimera ed evanescente, diventa strumento di propaganda.
La figura di Nureyev tra arte e storia diviene l’emblema di una scelta che non può essere ignorata dalle grandi potenze politiche e apre la strada a una nuova visione della libertà artistica, alla europeizzazione del repertorio gelosamente custodito in Russia. Un mito della contemporaneità che ha segnato la storia della cultura teatrale e non solo.
Evento raccomandato per i trienni dei Licei (in particolare in vista dei programmi dell’Esame di Stato), dei Corsi di Laurea in Discipline dello Spettacolo e affini, Istituti Afam, allievi, docenti e appassionati di storia e arte.