Tra tante teorie una sola musica. Un viaggio storico-filosofico per indagare il variegato universo dell’arte dei suoni

di Paola Chillemi
Zecchini editore (2021)
Volume di 327 pagine,  ISBN: 978-88-6540-294-8
€35,00
Pubblicato nel 2021 per i tipi di Zecchini Editore, Fra tante teorie una sola musica è il secondo saggio, dopo la biografia su Giovanni Pennacchio, di Paola Chillemi, che in questo suo lavoro ha perfettamente coniugato le sue passioni rappresentate dalla filosofia e dalla musica. Docente di Storia e Filosofia nei licei con una laurea in lettere, una in filosofia e degli studi di violino e pianoforte alle spalle, l’autrice, in questo saggio, accompagna il lettore in un viaggio attraverso le varie teorie riguardanti la musica che si sono susseguite nel corso della storia. Come affermato da Paola Chillemi nella Premessa, «questo lavoro nasce proprio dall’intento di scandagliare i reconditi anfratti sonori  di ogni musica che, per diverse motivazioni, ha rappresentato qualcosa di “unico” nelle varie epoche storiche. A tal fine, si è preferito seguire un percorso diacronico e contestualmente tematico, focalizzando lo sguardo sui più significativi autori che hanno contribuito a segnarne il cammino».
Questo cammino, che parte dalla Grecia dei Pitagorici per giungere ai giorni nostri, si svolge, nel saggio di Paola Chillemi, in quattro tappe, corrispondenti a quattro diversi temi: C’era una volta… la musica “divina, nel quale sono affrontate le teorie dei Pitagorici, di Damone di Atene, Platone, Plotino, Sant’Agostino, Marziano Cappella e Dante Alighieri; L’apoteosi musicale del “sentimento”, di cui è protagonista il pensiero filosofico dell’Ottocento (Schopenhauer, Hegel, Kierkegaard, Wagner e Nietzsche); La musica tra teoria e sviluppo delle tecniche espressive”, che costituisce la parte più corposa del saggio dal momento che sono trattate le teorie di Aristotele, Vincenzo Galilei, Cartesio, Jean-Baptiste Du Bos, Denis Diderot, Jean-Jacques Rousseau, Kant, Hanslick e Schönberg, e, infine, La nuova “esperienza” musicale della contemporaneità, di cui sono “protagonisti” Adorno, Jankélévitch, Rognoni, Schutz, Piana e Ingarden.
Scritto in una forma scorrevole che rende semplice e di piacevole lettura una materia complessa come quella riguardante il pensiero filosofico sulla musica, un’arte affascinante ma altrettanto complessa, questo saggio è un lavoro estremamente documentato che, oltre a dare dell’argomento un quadro esaustivo, può diventare uno spunto per ulteriori approfondimenti.
Ottima, infine, la presentazione editoriale curata da Zecchini Editore.