Leonardo Pierdomenico: Beethoven reflections

Ludwig van Beethoven (1770-1827)/ Franz Liszt (1811-1886): Symphony No.5 Op.67 (S. 464/5) I. Allegro con brio,  II. Andante con moto,  III. Allegro,  IV. Allegro; “An die ferne Geliebte”; Ludwig van Beethoven/ Charles-Valentin Alkan (1813-1888):
Piano concerto No.3 Op.37 I. Allegro con brio (with original cadenza) Leonardo Pierdomenico (pianoforte). Registrazione: 28/29 May 2020 Westvest Church Schiedam. T.Time: 62.33 1 CD Piano Classics PCL10224
Il giovane pianista Leonardo Pierdomenico ritorna ad incidere per la casa discografica Piano Classics: dopo l’esordio con un CD dedicato a Liszt, album ben accolto dalla critica, lo vediamo proseguire il suo percorso con coerenza, cimentandosi ora in composizioni di Liszt /Beethoven. 
La quinta sinfonia di Beethoven è stata la prima trascritta da Liszt per pianoforte, ma il termine “trascrizione” è molto ristretto rispetto all’applicazione di solito attribuibile a Liszt, più conosciuto per le sue trascrizioni in forma di parafrasi o di fantasie su composizioni di altri autori. Nel caso delle sinfonie di Beethoven, invece, il termine può essere inteso come “partitura per pianoforte” nella quale però sono sfruttate al massimo le potenzialità tecniche dello strumento. Sono molto rare le incisioni delle sinfonie di Beethoven per pianoforte, così come è raro riuscire a sentirle in concerto; sembra quasi che per loro non ci sia un adeguato posto nell’universo musicale. Questo è un vero peccato perché le stesse, grazie alla sapiente mano di Liszt,  possono vivere di vita propria e, per quanto ascrivibili come trascrizioni, sono dei colossi difficili da affrontare e quindi meritevoli della dovuta attenzione. Basti pensare che Liszt non si limita a delegare alla mano destra la melodia e alla sinistra l’accompagnamento orchestrale, ma le due entità vengono fuse ed amalgamate per raggiungere un “unicum” insuperabile. Bravissimo il pianista  che si destreggia con disinvoltura in questa partitura, esprimendo al massimo i colori e il temperamento della sinfonia.
Molto coinvolgente l’esecuzione delle trascrizioni di Liszt del ciclo “An die ferne Geliebte” (All’amato lontano), dove oltre alla liricità del pezzo, si evince anche un coinvolgimento emotivo dettato dal periodo di distanziamento che stiamo vivendo. Anche in questa composizione Liszt si permette poche libertà, rispettando la partitura originale, esaltandone la melodia, creando un’atmosfera malinconica e mesta, che Leoanardo Pierdomenico riesce ad esprimere al massimo. E’ rarissimo anche riuscire ad ascoltare l’Allegro con Brio tratto dal terzo concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven nella versione per solo pianoforte di Charles-Valentin Alkan. Su questo compositore si possono mutuare le stesse considerazioni fatte precedentemente su Liszt, tale è la maestria nella scrittura della partitura, nell’esaltazione delle potenzialità tecniche e nel giusto dosaggio della riduzione orchestrale. Il risultato è un capolavoro, dal colore molto forte e decisamente fruibile all’ascolto (sarà anche per la tonalità di do minore?).