I Pomeriggi Musicali: Alessandro Cadario e Gennaro Cardaropoli in concerto

Fondazione I Pomeriggi Musicali di Milano. 76a Stagione Sinfonica
Orchestra dei Pomeriggi Musicali
direttore Alessandro Cadario
violino Gennaro Cardaropoli
Felix Mendelssohn Bartholdy Le Ebridi, ouverture op. 26; Concerto per Violino e Orchestra d’archi in re minore, MWO 03; Ouverture dalle musiche di scena di Sogno di una notte di mezz’estate, op. 61; Concerto per Violino e Orchestra in mi minore, op.64
Milano, Teatro Dal Verme, 6 marzo 2021 – in streaming
Felix Mendelssohn Bartholdy è stato il protagonista del ricco programma dell’ultimo concerto dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali. Del compositore di Amburgo sono stati eseguiti i due Concerti per violino e orchestra, quello giovanile in re minore per violino e archi e quello famosissimo in mi minore op.64, preceduti rispettivamente dall’ouverture Le Ebridi e da quella delle musiche di scena di
 Sogno di una notte di mezz’estate. Ad interpretarli sono stati il direttore Alessandro Cadario, già ospite dell’orchestra, e il giovane violinista Gennaro Cardaropoli i quali hanno dato vita a un’esecuzione nel complesso di buona qualità. In particolare la concertazione di Cadario si è distinta per una buona scelta del tempi e delle sonorità, anche se forse quest’ultime sono sembrate leggermente eccessive nell’attacco delle Ebridi e nell’esecuzione del tema della sezione centrale del secondo movimento del Concerto in mi minore op. 64, apparso un po’ troppo enfatico. Se si eccettua l’impressione, che si è avuta nell’incipit del primo movimento del Concerto in mi minore, di una leggerissima differenza di tempo tra l’attacco dell’orchestra e quello del solista, in cui si è avuta la sensazione di un quasi impercettibile rallentamento, gli altri brani, però, sono stati eseguiti con una corretta attenzione ai contrasti dinamici e con una buona ricerca anche degli effetti e del bel suono. Leggero è apparso, per esempio, il tema staccato degli archi dell’ouverture dal Sogno di una notte di mezz’estate che resta tra i brani meglio eseguiti nel concerto. Ottima tecnica e cavata espressiva hanno, infine, caratterizzato la prova di Gennaro Cardaropoli, giovane violinista di talento e di sicuro futuro che ha ben interpretato i due concerti di Mendelssohn.