Anton Bruckner (Ansfelden, 1824 – Vienna, 1896)
Sinfonia n. 0 in re minore (“Die Nullte”)
Allegro-Andante-Scherzo. Presto,Trio. Langsamer und ruhig-Finale. Moderato
Composta nel 1863 e rivista nel 1869, la Sinfonia n. 0 in re minore (“Die Nullte”) fu immediatamente ritirata da Bruckner dopo che il direttore Otto Dessoff, che la stava provando con l’Orchestra Filarmonica di Vienna, gli chiese dove fosse il tema principale del primo movimento. Bruckner nascose, allora, la Sinfonia fino al penultimo anno di vita quando, indeciso se inserirla o meno nel suo catalogo, alla fine optò per la prima soluzione indicandola con l’insolita numerazione e dichiarando che era stato solo un tentativo. In realtà Bruckner, per tutta la sua vita, non si dimenticò mai di questa sua composizione sinfonica rielaborando in altre sinfonie il materiale musicale composto per questo suo lavoro. Effettivamente questa sinfonia ha molti elementi in comune con opere più mature di Bruckner e se il tema principale del primo movimento, Allegro, è difficilmente riconoscibile, come del resto era stato notato da Dessoff, il clima armonico dell’incipit di questo movimento non può non ricordare il corrispondente passo della Terza sinfonia. Il secondo tema dell’Allegro sembra anticipare per il suo lirismo contrapposto a toni marziali il corrispondente secondo tema della Settima sinfonia. Echi ancora della Terza sinfonia si avvertono nello sviluppo dove il tema principale elaborato in modo piuttosto complesso si contrappone a un corale. Anche nella Coda si trovano dei motivi che il compositore avrebbe ripreso nella Sesta sinfonia e nel Te Deum. Il secondo movimento, Andante, in forma di canzone, mostra evidenti affinità con l’Adagio della Terza; a un primo tema, che presenta le caratteristiche di un inno, si contrappone il secondo più lirico. L’influenza di Schubert è ravvisabile nel successivo Scherzo, mentre il Trio, con i suoi cromatismi, si discosta molto dallo stile ravvisabile nelle opere mature di Bruckner. Introdotto da un ritmo pulsante dei fiati, il Finale mostra nel primo tema le influenze beethoveniane e, in particolar modo, della Nona sinfonia. Anche in questo Finale si possono leggere alcune anticipazioni della futura arte di Bruckner soprattutto nella struttura del terzo tema e nel soggetto del fugato aperto da un salto d’ottava come l’analogo della Prima sinfonia.