Milano, Teatro alla Scala: Zubin Mehta e Chen Reiss in concerto

Milano, Teatro alla Scala. Stagione sinfonica
Orchestra del Teatro alla Scala
Direttore Zubin Mehta
Soprano Chen Reiss
Ludwig van Beethoven: “Coriolano”, ouverture in do minore op. 62;
Wolfgang Amadeus Mozart: “Chi sa, chi sa qual sia” KV 582, Aria in do magg. per soprano e orchestra; “Voi avete un cor fedele” K 217, Aria in sol magg. per soprano e orchestra;
Franz Schubert: Sinfonia n. 9 in do maggiore D 944 “La Grande”
Milano, Teatro alla Scala, 6 febbraio 2021
Un programma ricco che va da Beethoven (Ouverture dal Coriolano) a Franz Schubert (Sinfonia n. 9 in do maggiore D 944 “La Grande”), passando per le due arie da concerto di Mozart (Chi sa, chi sa qual sia KV 582 e Voi avete un cor fedele, K 217) è stato offerto dal Teatro alla Scala nel concerto trasmesso in streaming sabato 6 febbraio. Inutile dire che ci troviamo di fronte ad un’esecuzione di assoluto livello ed a un’autentica edizione di riferimento di questi lavori, eccezion fatta per l’ouverture dal Coriolano, grazie soprattutto alla bacchetta esperta di Zubin Mehta il quale, per “La Grande”, da lui interpretata in precedenza sempre nel teatro milanese, ha scelto un’insolita disposizione con i legni davanti agli archi in virtù del fatto che questo lavoro sembra una sinfonia concertante per legni e orchestra. Nella sua lettura Mehta ha scelto dei tempi leggermente più sostenuti che, però, gli hanno consentito di ottenere una certa maestosità nel primo movimento e soprattutto una chiarezza nell’esecuzione dei temi. In tutta la sinfonia si percepisce un bel suono, anche se una segnalazione va fatta per il secondo movimento, nel quale il direttore è riuscito ad esaltare la cantabilità del meraviglioso tema esposto dal primo oboe che lo ha eseguito magistralmente integrandosi e dialogando in alcuni passi con il clarinetto e gli altri legni. Meno convincente la concertazione dell’Ouverture dal Coriolano che, sebbene sia apparsa, nella lettura di Mehta, ricca di colori e di contrasti, è sembrata mancare di energia a causa di un tempo un po’ lento. La scelta di un tempo più spedito avrebbe,
certo, reso meglio il carattere tragico di questa partitura ed evidenziato il fremito del primo tema che evoca il carattere combattivo di Coriolano. Ad interpretare le due arie da concerto di Mozart è stato il soprano israeliano Chen Reiss la quale, da celebrata interprete mozartiana, si trova nel suo terreno naturale, confermando qui le sua innata eleganza interpretativa unita a una inappuntabile linea di canto.