Fondazione I Pomeriggi Musicali di Milano.. 76a Stagione Sinfonica
Orchestra dei Pomeriggi Musicali
Direttore James Feddeck
Pianoforte Viviana Lasaracina
Alberto Cara (1975): Wedding and Funeral Marching Band per orchestra di fiati e percussioni PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA (Commissione dei Pomeriggi Musicali); Fryderyk Chopin (1810-1849): Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in fa minore, op. 21; Franz Schubert (1797-1828): Sinfonia n. 3 in re maggiore, D 200
Milano, 13 febbraio 2021 – in streaming
Due capisaldi del repertorio sinfonico ed una prima esecuzione assoluta (la Wedding and Funeral Marching Band per orchestra di fiati e percussioni di Alberto Cara) costituiscono il ricco programma del concerto del 13 febbraio offerto dall’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano che prosegue in streaming la sua stagione sinfonica. Eseguito ad apertura del concerto, il lavoro di Cara, che è stato scritto su commissione dei Pomeriggi Musicali, è una composizione di indubbio interesse sia per l’organico, costituito più che da un’orchestra a fiati, come si fa riferimento nel titolo che evoca grandi compagini, dai fiati dell’orchestra a cui si aggiunge un nutrito gruppo di percussioni, sia per la varietà delle situazioni e dei sentimenti che la animano e racchiusi nei due estremi delle nozze e dei funerali. Interessanti sono gli impasti timbrici, come, del resto, l’uso delle percussioni e soprattutto della cassa che sembra scandire una forma di ancestrale ritualità. Ottima l’esecuzione da parte dei fiati e del percussionista dell’orchestra dei Pomeriggi, ben diretti da James Feddeck che, però, è apparso meno a suo agio nel Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Chopin. Nel primo movimento la scelta, infatti, di un tempo un po’ lento ha tolto smalto all’esecuzione nella quale è rimasto ben poco del carattere maestoso e dello stile Biedermeier che informa questo capolavoro, mentre corretti sono apparsi il secondo e il terzo movimento. Nel complesso buona, però, la prova della pianista Viviana Lasaracina che ha esibito il suo tocco veramente espressivo nel secondo movimento e le sue doti tecniche nei passi virtuosistici del terzo. Decisamente più convincente l’esecuzione della Sinfonia n. 3 di Schubert nella quale il direttore ha ben calibrato i contrasti dinamici nel primo, nel terzo, il cui Trio, una forma di Ländler, è stato eseguito con espressione, e nel quarto movimento, apparso brillante, mentre nel secondo gli staccati del tema degli archi avrebbero richiesto, forse, maggiore cura per quanto attiene al suono.