Venezia, Teatro Malibran
Orchestra del Teatro La Fenice
Violoncello e Direttore Mario Brunello
Johann Sebastian Bach: Corale Zion hört die Wächter singen dalla cantata Wachet auf, ruft uns die Stimme BWV 140. Wolfgang Amadeus Mozart: Maurerische Trauermusik in do minore kv 477. Franz Joseph Haydn: Concerto n. 1 in Do Maggiore per violoncello ed orchestra, Hob:VIIb:1; Sinfonia n. 45 in fa diesis minore “Sinfonia degli addii”
Venezia, 23 gennaio 2021 in streaming
Sul palcoscenico del bellissimo Teatro Malibran di Venezia, sabato 23 gennaio, l’Orchestra del Teatro La Fenice, guidata da Mario Brunello che si è esibito nella doppia veste di direttore e solista, ha offerto al pubblico online un concerto raffinato e di sicuro interesse sia per la scelta del programma, costituito da pagine famose di Bach, Haydn e Mozart, sia per l’esecuzione. Ad aprire il concerto è stato Bach con il Corale Zion hört die Wächter singen dalla cantata Wachet auf, ruft uns die Stimme BWV 140 che è stato concertato da Brunello con grande senso dello stile e con un’ottima scelta del tempi e delle sonorità che gli hanno consentito di rendere molto bene il carattere leggero del tema degli archi i quali hanno lasciato la scena ai legni nel momento in cui questi hanno eseguito il tema del corale. Buona anche la concertazione della Musica funebre massonica KV 477 di Mozart la cui esecuzione si è contraddistinta per una certa attenzione ai contrasti dinamici e per l’ottima resa del carattere espressivo di questa pagina. Ottima la scelta dei tempi e delle sonorità anche nel Concerto n. 1 in Do Maggiore per violoncello ed orchestra di Haydn nel quale Brunello ha mostrato le sue doti di virtuoso soprattutto nel brillante Finale e la sua cavata, particolarmente espressiva nel secondo movimento (Adagio). A conclusione del programma, la bellissima “Sinfonia degli addii” costituisce certamente una delle perle di questo concerto. Questo gioiello di Haydn è stato, infatti, concertato non solo con un perfetto equilibrio delle sonorità, mai eccessive anche sui forti, ma soprattutto con una grande varietà di colori e con grande attenzione alle dinamiche. Particolarmente espressivo è apparso, inoltre, il secondo movimento, nel quale gli archi hanno trovato un bel suono, ed elegante è stata l’esecuzione del Minuetto. Brillanti il primo e il quarto movimento, concluso dal celebre Adagio, nel quale, come da gag ideata da Haydn, sono state progressivamente spente le luci (le candele della prima esecuzione) dagli strumentisti che, però, in epoca covid, hanno anche indossato le mascherine.