Teatro dell’Opera di Roma: Michele Mariotti dirige Gluck, Mozart e Strauss

Teatro dell’Opera di Roma
Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma
Direttore Michele Mariotti
Flauto Carlo Enrico Macalli
Christoph Willibald Gluck: “Danza degli spiriti beati” da Orfeo ed Euridice. Wolfgang Amadeus Mozart: Sinfonia KV 183 in sol minore “La Piccola”. Richard Strauss: Divertimento per piccola orchestra su musiche clavicembalistiche di Couperin, op. 86
Roma, Teatro dell’Opera, 11 dicembre 2020 – in streaming

Secondo concerto di una triade di eventi legati al Barbiere di Siviglia di Rossini, quello dell’11 dicembre è stato affidato alla bacchetta di Michele Mariotti il quale ha diretto un programma che va dal Settecento di Gluck e di Mozart al neobarocco del Divertimento op. 86 di Richard Strauss composto, quest’ultimo, nel 1941, su brani di Couperin che il compositore aveva trascritto per piccola orchestra. Si tratta in generale di un concerto raffinato sin dalla scelta del programma che si apre, appunto, con una delle pagine più belle dell’Orfeo ed Euridice di Gluck, la Danza degli spiriti beati eseguita con grande senso dello stile, evidente nelle ornamentazioni della melodia da prassi esecutiva, e con espressione dal primo flauto dell’orchestra Carlo Enrico Macalli il cui suono emerge su quello dell’orchestra che lo accompagna con discrezione. In questo brano Mariotti non solo non soverchia mai il solista, ma riesce ad amalgamare ad esso l’orchestra creando un bel suono. Del resto la ricerca del bel suono costituisce una costante della sua concertazione anche nelle altre pagine in programma, la Sinfonia KV 183 in sol minore “La Piccola” di Mozart e il Divertimento di Strauss. La raffinata eleganza di queste pagine è ben evidenziata dal direttore italiano che non solo non eccede mai nelle sonorità, ma riesce a trovare sempre un perfetto equilibrio tra le sezioni orchestrali come si può notare soprattutto nel lavoro di Strauss nel quale emergono con chiarezza i diversi colori della ricca tavolozza del compositore tedesco. Nella sua concertazione appaiono ben evidenziati la brillantezza di alcuni passi e il carattere espressivo di altri attraverso una cura del fraseggio.