Venezia, Teatro La Fenice, Stagione artistica 2020/21
Coro del Teatro La Fenice di Venezia
Maestro del Coro e Direttore Claudio Marino Moretti
Soprano Carmela Remigio
contralto Cecilia Molinari
tenore Antonio Poli
basso Alex Esposito
pianoforti Alberto Boischio, Raffaele Centurioni
harmonium Roberto Brandolisio
Gioachino Rossini: Petite Messe Solennelle per 4 soli, coro misto, 2 pianoforti e armonium
Venezia, 21 novembre 2020 – in streaming
Anche il Teatro La Fenice di Venezia si è unito alle altre fondazioni liriche e sinfoniche nella scelta di programmare in streaming la propria attività nella consapevolezza che almeno in questo modo la cultura possa non fermarsi pur nella grave contingenza che il mondo sta vivendo a causa della pandemia di Covid-19. Come affermato dal sindaco di Venezia e presidente della Fondazione Teatro La Fenice Luigi Brugnaro il teatro ha colto l’occasione per celebrare l’importante festa per la città lagunare della Madonna della Salute con l’esecuzione, per la verità, particolarmente coinvolgente della Petite Messe Solennelle per 4 soli, coro misto, 2 pianoforti e armonium di Gioacchino Rossini. Nello splendido teatro, tristemente vuoto, infatti, il coro della Fenice, ben diretto e preparato da Claudio Marino Moretti, ha eseguito questo meraviglioso frutto della vecchiaia rossiniana con pathos e partecipazione. Di alto livello il quartetto di solisti dal soprano Carmela Remigio, autrice di un commovente Cricifixus, al contralto Cecilia Molinari che si è distinta, oltreché nel duetto con il soprano Qui tollis peccata, nell’inno Et salutaris. Fraseggio e intonazione curati hanno contraddistinto le prove del tenore Antonio Poli, che ha avuto modo di esibire la sua bella voce dal timbro chiaro e ben proiettata sugli acuti nel Domine Deus, e il basso Alex Esposito, anche lui dotato di un notevole strumento vocale che ben si addice a questo lavoro rossiniano. Preciso e puntuale l’accompagnamento di Alberto Boischio, Raffaele Centurioni (pianoforti), che hanno dato vita a un Preludio religioso particolarmente espressivo, e di Roberto Brandolisio (harmonium).