Gioachino Rossini (1792-1868): “La cambiale di matrimonio” (1810)

Farsa comica in un atto su libretto di Gaetano Rossi.
Prima rappresentazione: Venezia, Teatro San Moisé, 3 novembre 1810.
Primi interpreti
Domenico Remolini (Norton)
Rosa Morandi (Fanny)
Luigi Raffanelli (Tobia Mill)
Tommaso Ricci (Edoardo)
Nicola De Grecis (Slook)
Clementina Lanari (Clarina)
Quest’opera rossiniana, scritta su commissione del marchese Cavalli, impresario del teatro San Moisè a Venezia fu rappresentata per la prima volta nella città lagunare il 3 novembre 1810. Rossini, nato nel 1792, aveva  18 anni soltanto e usciva fresco di studi del Liceo Musicale di Bologna, dalla scuola del famoso padre Mattei. Nel giovane e singolare discepolo, il maestro aveva tentato faticosamente la regola e l’estro: i severi dettami del contrappunto con tutti i suoi divieti e la vena fantasiosa rossiniana.

Con la Cambiale, il musicista affronta per la prima volta il teatro comico, prova arditamente l’abilità della sua scrittura, scaglia frecce che vanno a segno. L’ ouveture, rielaborata su pagine di musica che Rossini aveva composto l’anno precedente, preannuncia uno stile originalissimo: un ritmo incalzante, segni dinamici disposti con originalità a sostegno di un’idea musicale risolta sempre per via imprevedibili. Il libretto di Gaetano Rossi, offre a Rossini un fragile tessuto poetico: ma gli innegabili spunti umoristici della piccola vicenda basteranno a stimolare la vis comica del musicista: ecco il racconto farsesco rompere i limiti usuali di situazioni scontatissime, ravvivato da spunti musicali che talvolta – per  esempio nel duetto Fanny Edoardo “Tornami a dir che m’ami” (molto belliniano nella sua “gorgheggiante” tenerezza), nell’aria di Fanny “Vorrei spiegarvi il giubilo”, nel “sestetto” finale e nel “quartetto” che lo precede, soprattutto nel brillante duetto Tobia-Slook – presentano già un’arte compositiva elevatissima. In allegato il libretto dell’opera