Vincenzo Bellini (1801-1835): “Il Pirata” (1827)

Opera in due atti su libretto di Felice Romani. Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 27 ottobre 1827.
L’opera fu ricavata dal dramma Bertram (1816) di Charles Robert Maturin, ma il titolo fu presumibilmente scelto dal romanzo The Pirate (1822) di Walter Scott. Commissionato a Bellini dal noto impresario Domenico Barbaja dopo il successo napoletano  di Bianca e Gernando (ovvero Bianca e Fernando, 1826), Il Pirata segnò l’avvio della proficua collaborazionei di Vincenzo Bellini  con Felice Romani. A Milano, nel 1827, brillavano le stelle vocali di Henriette Meric-Lalande e  Giovanni Battista Rubini appunto per il quale fu creato il difficile e oneroso ruolo di Gualtiero.

La prima rappresentazione dell’opera alla Scala, come ultimo spettacolo della stagione autunnale, fu un  trionfo e durante lo stesso anno la Scala ne diede altre 15 repliche. L’anno successivo Il Pirata fu rappresentato in molti europei ed extraeuropei, anche in versioni in francese e tedesco. Ne Il Pirata  presenta alcune caratteristiche che non troveremo poi nella maggior parte dei successivi lavori del compositore siciliano: una drammaticità che si manifesta in una supremazia di grandi blocchi teatrali con un ampio uso dei recitativi declamati sull’aria vera e propria, benché non manchino brani di grande lirismo, quelle di Imogene, in particolare la sua grande scena finale che  prelue già al lirismo che ritroveremo nella celebratissima Norma.
In allegato il libretto dell’opera

 

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