Beethoven 2020 – 250 anni della nascita del compositore
“Die Weihe des Hauses” op. 124 (La Consacrazione della casa) (1822): Ouverture e musiche di scena; “Die ruinen von Athen”, Op. 113 (Le rovine di Atene) (1811): Ouverture e musiche di scena con dialoghi recitati. Reetta Haavisto (soprano); Juha Kotilainen (basso). Attori: Angela Eberlein (Minerva); Claus Obalski (Mercurio); Roland Astor (Uomo greco /primo turco/anziano); Ernst Oder (Secondo turco). Turku Philharmonic Orchestra. Chorus Cathedralis Aboensis Leif Segerstam (direttore). Registrazione: 15-19 ottobre 2019 Turku Concert Hall, Turku, Finlandia. T. Time: 81′ 54″ 1 CD Naxos 8.574076
Direttamente connessa a quella delle musiche di scena delle Rovine di Atene è la genesi di quelle della Consacrazione della casa, essendone quest’ultima una rielaborazione, fatta a distanza di circa 10 anni da Beethoven, il quale, oltre ad apportare le modifiche dovute al nuovo testo, compose una nuova ouverture, affermatasi nel repertorio sinfonico e spesso eseguita, in ossequio alla corretta traduzione, L’inaugurazione del teatro, del titolo tedesco, Die Weihe des Hauses, in occasione di inaugurazioni di teatri. Questi due lavori, nella loro forma integrale, sono protagonisti di un’interessantissima proposta discografica dell’etichetta Naxos che, in prima registrazione mondiale, propone non solo tutti i brani, ma anche i dialoghi.
Ottima la qualità di questa esecuzione a partire dalla concertazione di Leif Segerstam che, sul podio della Turku Philharmonic Orchestra, non solo trova tempi e sonorità adeguati, che non soverchiano mai i cantanti nelle arie, ma mostra una cura per i dettagli che si esplica sia nell’accentuazione dei contrasti dinamici sia nel dare il giusto risalto ai timbri orchestrali e agli strumenti solisti, come il violino concertante nell’aria del soprano con coro Wo sich die Pulse. Dotato di una voce da timbro chiaro, il soprano Reetta Haavisto fa sfoggio di un’ottima tecnica che le consente di risolvere con disinvoltura le agilità dell’aria già citata. La sua performance è caratterizzata da un fraseggio curato evidente nel duetto Ohne Verschulden Knechtschaft dulden delle Rovine di Atene. Al suo fianco il basso Juha Kotilainen, dotato di una voce dal bel timbro brunito, è apprezzabile nella doppia veste di un uomo greco e del capo dei sacerdoti. Ottima, infine, la prova del Chorus Cathedralis Aboensis e ben recitate dagli attori Angela Eberlein (Minerva), Claus Obalski (Mercurio), Roland Astor (Uomo greco /primo turco/anziano) ed Ernst Oder (Secondo turco).