Opera romantica (Singspiel) in tre atti su libretto di Johann Friedrich Kind dal “Gespensterbuch” (Il libro dei fantasmi) di Johann August Apel e Friedrich Laun.
Prima rappresentazione: Berlino, Schuaspielhaus, 18 giugno 1821
Come sanno tutti quelli che si interessano di cose musicali, il Franco Cacciatore di Carl Maria von Weber (1786-1826) su testo del poeta Friedrich Kinder tratto dal Libro di fantasmi di Apel e Laun, segna una data basilare nella storia del teatro lirico. Alla prima rappresentazione della partitura weberiana si lega infatti la nascita dell’opera romantica tedesca, nella quale confluiscono gli spiriti del romanticismo. Ecco il gusto del fantastico è leggendario, ecco l’anelito a ciò che è lontano è raggiungibile, ecco l’amore alla natura e nel suo mistero notturno., ecco la descrizione delle foreste brumose abitate da carature silvestri, ecco la descrizione di fiumi dei laghi in cui ridono e cantano le sirene. Qui, nell’opera romantica, Il popolo parla il suo linguaggio nativo mentre gli esseri soprannaturali, i demoni e i loro tenebrosi emissari, penetrano nel reale quotidiano e lo sfigurano. Qui la “pietà Cristiana” si eleva a sentimento morale che dominava l’antica opera classica mentre il “pio eremita “come nota lo studioso inglese Edward J Dent,” si sostituisce al “Deus ex machina” classico . Ecco la riscoperta del Medioevo, ecco il ritorno alla meravigliose figure i cavalieri. Ecco la liberazione delle ferree leggi di unità di tempo e di spazio del dramma classico. Dopo la “prima” berlinese del Freischütz, un grido di esultanza si alzò dal petto di coloro che auspicavano la nascita di uno stile nazionale. Il Freischütz non è l’esemplare primitivo della vagheggiata opera romantica, ma il primo compiuto modello. La qualifica di “Opera romantica”, infatti, era già apparsa nei frontespizi di altre partiture di autore tedeschi: e per opera romantica, in tutto e per tutto, deve considerarsi per esempio Undine di E.T.A. Hoffmann che fu rappresentata in Germania cinque anni prima del Freischütz. Ma sarà quest’ultimo la pietra di fondamento del teatro romantico tedesco, destinato a fiorire poi sino all’avvento della grande rivoluzione del “dramma concepito nello spirito della musica “con cui Richard Wagner inizierà un nuovo cammino nella storia dell’opera. Il musicologo Alfred Einstein ha chiarito con esemplare acutezza, che “se è toccato al Freischütz, piuttosto che a Undine di Hoffmann o al Faust di Ludwig Spohr, di segnare una data negli annali dell’opera tedesca, ciò è dipeso dal vigore della personalità di Weber, dal suo senso del teatro, dalla brevità ed alla concisione dei pezzi della partitura è infine, senza dubbio, da quei misteriosi imponderabili aspetti legati aogni ad ogni opera individuale “. Accanto alle pagine di gusto “tedesco” (in particolari, i cori, le danze…) vi sono, sia ben chiaro altre pagine di carattere non tedesco. La scena di Agathe nell’atto secondo, una scena e aria “all’italiana”, afferma il musicologo. La pagine al vertice di tutta l’opera, resta comunque la scena della Valle del lupo (alla fine dell’atto II).