Ludwig van Beethoven 250 (1770-1827): “Kantate auf den Tod Kaiser Josephs II, WoO 87 ‘Trauerkantate’” & “Kantate auf die Erhebung Leopold II. zur Kaiserwürde, WoO 88”

Kantate auf den Tod Kaiser Josephs II, WoO 87 ‘Trauerkantate’  & Kantate auf die Erhebung Leopold II. zur Kaiserwürde, WoO 88. Reetta Haavisto (soprano). Johanna Lehesvuori (soprano). Tuomas Katajala (tenore). Juha Kotilainen (basso). Niklas Spångberg (basso). Chorus Cathedralis Aboensis. Key Ensemble. Turku Philharmonic Orchestra. Leif Segerstam (direttore). Registrazione: 27–31 agosto 2018 (Cantata per l’incoronazione) 15-19 ottobre 2018 (Cantata per la morte di Giuseppe II). T. Time: 72’43”. 1 CD Naxos 8.574077

Composte da Beethoven nel 1790, le due Cantate, quella per la morte dell’imperatore Giuseppe II e quella per l’incoronazione di Leopoldo II, hanno condiviso lo stesso destino. Entrambe, infatti, furono pubblicate ed eseguite postume. Oggi sono protagoniste di un’interessante proposta discografica dell’etichetta Naxos che, in occasione del duecentocinquantensimo anniversario della nascita di Beethoven, ne ha pubblicato un’incisione che si impone immediatamente per l’alta professionalità degli interpreti e per la buona qualità dell’esecuzione. Ottima, infatti, la concertazione di Leif Segerstam il quale, alla guida della Turku Philharmonic Orchestra, non solo trova tempi e sonorità adeguati, tali i primi da sottolineare la linea del canto, ma dà una lettura perfettamente coerente con il sentimento che Beethoven intese esprimere con la sua musica. Il direttore riesce a rendere, infatti, con efficacia sia il carattere cupo e tetro che promana sin dalle prime battute la Cantata per la morte dell’imperatore Giuseppe II, sia  quello festante soprattutto del coro conclusivo della Cantata per l’incoronazione di Leopoldo II. Non vanno oltre la sufficienza i cinque solisti vocali:  a partire dal soprano Reetta Haavisto la quale, dotata di una voce non sempre controllatissima nella linea di canto e limitata nei colori, interpreta comunqque con sensibilità e partecipazione l’aria Da stigen die Menschen an’s Licht (Allora salirono gli uomini alla luce) della Cantata per la morte di Giuseppe II. Nonostante un timbro alquanto velato nei centri, un fraseggio poco incisivo, il soprano Johanna Lehesvuori,  nell’altra cantata, grazie a un registro acuto sufficientemente brillante, supera con una certa disinvoltura le asperità che caratterizzano la sua aria  Fliesse, Wonnzähre, fliesse (Scorrete lacrime di gioia) nella quale concerta molto bene con il flauto e il violoncello solisti. Dotato di buoni mezzi vocali (di certo più baritono, che basso,  di conseguenza non sempre a fuoco nella zona bassa della tessitura), Juha Kotilainen rende comunque con sufficiente  efficacia, l’enfatica aria, Ein Ungeheuer, sein Name Fanatismus (Un mostro, Fanatismo è il suo nome), nella quale sono descritte le imprese militari di cui è protagonista Giuseppe II. Prova modesta (emissione intubata e suoni fissi) quella dell’altro basso Niklas Spångberg, impegnato nel recitativo Ihr staunt, Völker der Erde! (Vi stupite, popoli della terra) e nel terzetto über! Ihr die Joseph (sta! Non piangere più) della cantata dell’incoronazione nella quale è presente anche il tenore Tuomas Katajala. Anche quest’ultimo non brilla per qualità timbriche e di emissione. Infine ottima la prova dei due cori il Chorus Cathedralis Aboensis e Key Ensemble.