Ludwig van Beethoven 250 (1770-1827): “Concerto per violino” (1806) e “Romanze”

Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 61 (Allegro ma non troppo-Larghetto-Rondò). Romanza nr.1 per violino e orchestra in sol maggiore nr.1 op. 40. Romanza per violino e orchestra in fa maggiore nr. 2 op. 50. Lena Neudauer (violino). Cappella Aquileia. Marcus Bosch (direttore). Registrazione: 11-13 maggio 2018 presso il Congress Centrum Heidenheim. T. Time: 56’26”. 1 CD CPO LC 8492

«Nel corso della mia carriera, ho eseguito il concerto e le romanze di Beethoven parecchie volte, scoprendo ogni volta un approccio diverso da parte dei direttori e delle orchestre. L’incontro con Marcus Bosch e la Cappella Aquileia è stato veramente ma
gico! Durante le prove ci siamo sempre trovati d’accordo anche sui più piccoli dettagli, come se le nostre idee stessero solo aspettando il momento di incontrarsi».
Così la giovane violinista tedesca Lena Neudauer, in una sua dichiarazione contenuta nel booklet allegato al Cd, ha ricordato il felice incontro con Marcus Bosch e la Cappella Aquileia in occasione dell’incisione del Concerto per violino e orchestra e delle due Romanze di Beethoven, pubblicata dall’etichetta CPO. Autentici capolavori del repertorio sinfonico, questi lavori, gli unici composti da Beethoven per violino e orchestra, sono effettivamente eseguiti con grande cura. Lena Neudauer, infatti, con il suo violino sembra perfettamente integrata con la compagine orchestrale, riuscendo nel suo intento, dichiarato:“In questo pezzo [Concerto per violino] mi sento come una parte di qualcosa di molto più grande”.
Dotata di un’ottima tecnica e di una cavata particolarmente espressiva, evidente sia nel tempo lento del concerto che nelle due romanze, la violinista tedesca esegue questi lavori con un’attenzione e una cura dei dettagli quasi maniacali che la portano a consegnarci un’edizione pregevole. La sua esecuzione è favorita dall’ottima concertazione di Marcus Bosch che, alla guida della Cappella Aquileia, oltre a scegliere tempi e sonorità adeguati, mostra la stessa cura del dettaglio tanto che il solista, come si diceva prima, si integra perfettamente con la compagine orchestrale. Si tratta di una bella proposta discografica completata da un booklet che, come sempre accade per l’etichetta CPO, è molto curato.