Cd I: Fantaisie pour piano et orchestre (Allegro moderato-Adagio-Finale. Allegro molto); Impressions matinales – Suite d’orchestre no 1 (Aurore-Écho-Carillon-Aubade-Kermesse); Livre d’images – Suite d’orchestre no 2 (Conte bleu-Il était une fois-Perdu dans la forêt-Cavalcade). Brussels Philharmonic. Hervé Niquet (direttore). Hannes Minnaar (pianoforte). Registrazione: 4 Flagey (Bruxelles) 1-3 ottobre 2018 (Impressions matinales e Livre d’images), 29-30 ottobre 2018 (Fantaisie pour piano et orchestre). T. Time: 66’20”
Cd II: Suite pour trois violoncelles (Allegro-Andantino-Scherzando presto-Lento-Finale. Allegro). François Salque, Hermine Horiot & Adrien Bellom (violoncelli);
Quatuor avec piano (Allegro agitato-Adagio-Molto allegro-Allegro molto). I Giardini: Guillaume Chilemme (violino). Marie Chilemme (viola). Pauline Buet (violoncello). David Violi (pianoforte).
Musique pour choeur: Le Furet, Au fil de l’eau, Madrigal spirituel, La Voix de l’orgue, Pie Jesu. Flemish Radio Choir. François Saint-Yves (organo), Hervé Niquet (direttore). Registrazione: Palazzetto Bru Zane 21-22 aprile 2017 (Suite pour trois violoncelles); 12-13 maggio 2017 (Quatuor avec piano) e presso la Jezuïetenkerk (Heverlee), 18-22 giugno 2018 (Musique pour choeur). T. Time: 69’23”
Cd II: Mélodies (Le Livre de la vie, À la mère de l’enfant mort, Dans l’alcôve sombre, Le Secret des vagues); Pages d’amour (L’Ultime Idole, Nuit d’amour, Sérénade, Retour, L’Apaisement, La Flambée). Yann Beuron (tenore). Jeff Cohen (pianoforte).
Andante espressivo; Sonate pour violoncelle et piano; Fantaisie-ballade pour harpe à pédales. Emmanuelle Bertrand (violoncello). Pascal Amoyel (pianoforte). Nabila Chajai (arpa). Registrazione: Palazzetto Bru Zane, Venezia, 6-7 aprile 2017 (Mélodies), 20 marzo 2017 (Fantaisie-ballade pour harpe à pédales), 2-4 maggio 2017 (Andante espressivo, Sonate pour violoncelle et piano). T. Time: 64’02”. 3 CD BZ 1038.
“Contrappunto per contrappunto, preferivo quello di Bach a quello di Cujas, ritenendo quest’ultimo molto più pericoloso per le relazioni sociali, così come per il buon senso. Così, per conservare intatte le mie facoltà mentali, abbandonai allegramente Licurgo”.
Così lo stesso Fernand de La Tombelle ricordò in una nota autobiografica pubblicata il 5 maggio 1914 la sua decisione di dedicarsi completamente alla musica le cui prime lezioni gli erano state impartite dalla madre allieva di Liszt e Thalberg. Nato il 3 agosto del 1854, Fernand de La Tombelle, figura dai poliedrici interessi che si rivolsero anche alla poesia, alla scultura e all’astronomia, manifestò sin dalla più tenera età la sua predisposizione per la musica, tanto che, come da lui stesso ricordato nella già citata nota autobiografica, all’età di otto o nove anni, fu in grado di suonare durante una riunione privata la prima sonata di Beethoven. Dopo aver studiato organo con Alexandre Guilmant, insieme al quale avrebbe fondato nel 1878 i Concerti al Trocadéro, De La Tombelle entrò all’età di 18 anni al Conservatorio, dove seguì i corsi composizione di Théodore Dubois, del quale sarebbe divenuto in seguito assistente e sostituto all’organo della Chiesa della Maddaleine a Parigi. Nel 1880 sposò Henriette Delacoux de Marivault, scrittrice, che amava firmarsi con lo pseudonimo di Camille Bruno, e autrice di alcune liriche che furono messe in musica anche da Massenet, amico personale del compositore. In effetti De Le Tombelle intrattenne rapporti di amicizia con molti compositori tra cui Saint-Saëns al quale chiese sempre consigli come testimoniato dalla dedica apposta su una foto dallo stesso Saint-Saëns che recita: «A F. de La Tombelle per ringraziarlo di non aver disdegnato i miei consigli in precedenza. Il suo affezionatissimo C. Saint-Saëns, 1912». A Fernand de La Tombelle, che, chiusosi in una forma di volontario isolamento nel periodo successivo alla Prima Guerra Mondiale attraversato dai fermenti di novità artistiche che egli non comprendeva, sarebbe morto a Castelnaud-la-Chapelle nel 1928, è stato dedicato dal Palazzetto Bru Zane un interessante Portrait, costituito da tre Cd, accompagnati da un libro di grande interesse musicologico nel quale si parla della sua vita e della sua produzione oltreché del mondo musicale francese a lui contemporaneo.
Il primo dei tre Cd è dedicato alla produzione sinfonica, della quale sono proposte Fantaisie per pianoforte e orchestra in fa minore Op. 26 e le due suite Impressions Matinales e Livre d’images nelle quali appare evidente l’influenza di Saint-Saëns. Composta nel 1887 e dedicata al Louis Diémer, la Fantaisie è uno dei lavori più importanti di La Tombelle che, grazie ad essa conquistò il primo premio della Société des Compositeurs de Musique. Eseguita per la prima volta il 4 aprile 1889 con René Hirsch al pianoforte nella Salle Pleyel, la Fantasia fu, in seguito ad alcune critiche rivista e riscritta in due altre versioni della quali quella, proposta in questo Cd, rispetto a quella originaria, presenta un organico orchestrale di dimensioni ridotte con i legni riportati da tre alla tradizionale coppia. In essa, in tre movimenti e con passi di notevole virtuosismo per il pianoforte, l’influenza di Saint-Saëns, evidente nella scrittura cromatica, si mescola, in realtà, a quella di Franck dal quale il compositore trasse la scelta di adottare la forma ciclica con i temi del primo movimento che ritornano anche negli altri due.
Costituita dall’orchestrazione di brani precedentemente composti per organo, la suite Impressions matinales, che conobbe, prima della sua edizione definitiva nel 1892 presso la casa editrice Richault, diverse versioni, rivela la solida preparazione di orchestratore di La Tombelle che in termini di chiarezza consegue degli esiti non molto distanti da quelli raggiunti da Saint-Saëns e da Massenet, mentre l’influenza di Grieg, altro compositore al quale il Nostro chiese consigli e impressioni sulle sue partiture, si sente in alcune melodie e soprattutto nel primo brano, Aurore, che non può non ricordare Morgenstemning del Peer Gynt del compositore. Il mondo delle fiabe costituisce, invece, la fonte d’ispirazione dell’altra suite, Livre d’images che, composta inizialmente per pianoforte e in seguito orchestrata, mostra un certo fascino soprattutto nell’orchestrazione e nell’invenzione melodica che sembra sostenere la vena compositiva di La Tombelle. Otttima l’esecuzione affidata alla Brussels Philharmonic sotto la direzione di Hervé Niquet che si mostra attento a rendere al meglio i diversi colori delle partiture di La Tombelle facendo emergere, laddove ci sono, gli episodi solistici. Nella Fantasie Hannes Minnaar, al pianoforte, oltre a mettere in evidenza le sue doti di virtuoso nel primo e terzo movimento, nei quali quasi gareggia con l’orchestra, nel secondo movimento trova accenti di intenso lirismo attraverso un tocco veramente espressivo.
Nel secondo Cd è possibile ascoltare le più significative composizioni da camera di La Tombelle, che si dedicò a questo genere dal 1886 al 1916 conquistando nel 1896 l’ambito Premio Chartier. Il programma si apre con la Suite pour trois violoncelles, una composizione per un’insolita formazione cameristica, tre violoncelli, che, come ricordato dal compositore, fu scritta intorno al 1914 per una famiglia di violoncellisti. Si tratta di una suite in cinque movimenti, dei quali il primo e l’ultimo sono rispettivamente in forma-sonata e in quella della fuga, mentre il secondo è una dolce serenata nella quale il tema si staglia su un accompagnamento in pizzicato, il terzo è uno scherzo, il quarto è, infine, un adagio pieno di angoscia. Nel Cd questo brano è molto ben eseguito da François Salque, Hermine Horiot e Adrien Bellom i quali danno l’impressione di ascoltare un unico strumento che, certe volte, canta, grazie anche all’uso delle doppie corde, con quattro, cinque e sei voci. Frutto di un intenso labor limae è il Quartetto con pianoforte in mi minore op. 24, che, composto nel 1886, fu rimaneggiato nel 1893 ottenendo una menzione al concorso della Société des Compositeurs de Musique e rivisto, ancora una volta, per l’edizione definitiva del 1895. Anche in questo lavoro La Tombelle adottò la forma ciclica, dal momento che nell’ultimo movimento, un rondò-sonata ritornano elementi tematici del primo e del secondo movimento; in forma-sonata, il primo movimento, Allegro agitato si caratterizza per il forte contrasto tra l’agitato blocco tematico iniziale e il lirismo del secondo tema, mentre il secondo, Adagio appare in forma di corale. Allo scherzo, particolarmente raffinato dal punto di vista contrappuntistico, segue, infine, il conclusivo brillante Rondò-sonata. Ottima l’esecuzione affidata al quartetto I Giardini, che ha collaborato anche ad altre produzioni del Palazzetto Bru Zane da noi recensite. Nello stesso Cd sono proposti alcuni lavori di quella produzione corale che, come affermato dallo stesso compositore nella sua nota autobiografica, gli «ha procurato la più pura gioia» e della quale diceva che conteneva «il meglio» di se stesso. In effetti i brani presentati (Le Furet, Au fil de l’eau, Madrigal spirituel, La Voix de l’orgue e Pie Jesu), molto ben eseguiti dal Coro della Radio Fiamminga diretto da Hervé Niquet e accompagnato all’organo da François Saint-Yves in La voix de l’orgue, rivelano una solida scrittura contrappuntistica particolarmente evidente in Madrigal spirituel a cinque voci di cui quattro intonano, in contrappunto serrato un testo di Gabriel Ducos, mentre a una quinta voce è affidata un’Ave Maria che funge da cantus firmus.
Un piccolo saggio delle oltre 150 Mélodies, scritte dal 1878 al 1926 da La Tombelle, e altri lavori da camera costituiscono il programma del terzo ed ultimo Cd. Per quanto riguarda le prime, insieme a quelle scritte su testi di autori famosi come Victor Hugo (À la mère de l’enfant mort e Dans l’alcôve sombre) e Alphonse de Lamartine (Le livre de la vie), troviamo la raccolta, Pages d’amour, composta nel 1903 su poesie dello stesso La Tombelle per il soprano Mme Blanche Seguy-Huguet, moglie del baritono Paul Seguy, che eseguirono spesso nei loro concerti i lavori del compositore francese. In questo genere La Tombelle mostra una grande attenzione al testo sia nella costruzione della parte vocale che in quella pianistica sempre variata che non si traduce mai in un semplice accompagnamento. Ottima l’esecuzione, affidata al tenore Yann Beuron che, dotato di una bella voce ricca di armonici soprattutto nel settore centrale, interpreta questi piccoli gioielli con partecipazione, senso dello stile e varietà di sfumature, e a Jeff Cohen che lo accompagna, al pianoforte, con discrezione ed eleganza. La produzione da camera è costituita da un delicato Andante espressivo per violoncello e pianoforte, il cui tema struggente è eseguito con eleganza e una cavata particolarmente calda da Emmanuelle Bertrand (violoncello) accompagnato al pianoforte da un impeccabile e altrettanto elegante Pascal Amoyel. Lo stesso duo esegue, trovando sonorità molto belle, anche la raffinata Sonata per violoncello e pianoforte, composta tra il 1901 e il 1902. Chiude il programma la Fantaisie-ballade pour harpe à pédales, una pagina nella quale trova spazio l’interesse per il folklore del compositore francese. Il brano è eseguito con eleganza e attenzione al fraseggio da Nabila Chajai.
Figura dagli interessi poliedrici, Fernand de La Tombelle, compositore di solida preparazione e di buona ispirazione, non ha certo meritato l’oblio che ha avvolto la sua produzione riscoperta da questo Portrait a lui dedicato dal Palazzetto Bru Zane che ha realizzato, come sempre, un ottimo prodotto sia sul piano musicologico che su quello meramente discografico con esecuzioni di ottima qualità.