Ermanno Wolf-Ferrari (1876–1948):Talitha Kumi! (La figlia di Giario), op. 3. Mistero sacro in due parti sul testo latino del Vangelo di San Marco per coro misto, soli e orchestra; La Passione, Op. 21, inno per coro misto a cappella (Poesia popolare toscana); Otto cori, Op. 2 per coro a cappella (Madrigale su testo di Michelangelo, Due canti, Frottola su un testo di autore sconosciuto, Die Lehre su un testo di Heinrich Heine, Stornello, Rispetto e Quartina su un testo di Carlo Goldoni). Rainer Trost (Evangelista). Joan Martín-Royo (Jairo e Cristo). Oviedo Filarmonía. Friedrich Haider (direttore). Coro El León de Oro. Marco Antonio García de Paz (maestro del coro). World Premiere Recording. Registrazione: Auditorio Príncipe Felipe, Oviedo, Spagna, 24–29 Aprile 2010. T. Time: 52′ 26″. 1 CD Naxos 8660385
Sacro e profano, il latino austero del Vangelo e l’italiano e il tedesco della poesia sia popolare che d’autore sono accostati in questo interessante CD pubblicato nel 2019 dall’etichetta Naxos nel quale sono proposti in prima registrazione mondiale alcune composizioni meno note del compositore italiano Ermanno Wolf-Ferrari (1876–1948), una voce originale nel panorama musicale novecentesco per la sua scelta di assumere come modelli Mozart e Rossini nelle sue opere ispirate ad alcuni capolavori di Carlo Goldoni. Del suo linguaggio tonale, nel quale riveste una grande importanza la melodia, sono una testimonianza anche le opere proposte in questo Cd che si apre con il bel mistero sacro in due parti, Talitha Kumi! (La figlia di Giario) op. 3, che, composto nel 1898, è dedicato a Lorenzo Perosi, al quale Wolf-Ferrari fu legato da una profonda amicizia e che, proprio in quell’anno, aveva scritto un oratorio dal soggetto simile, La resurrezione di Lazzaro. Il mistero di Wolf-Ferrari si avvale, infatti, del testo del capitolo quinto del Vangelo di San Marco, nel quale è narrato l’episodio della resurrezione della figlia di Giario, uno dei capi della sinagoga. Nella narrazione di San Marco si leggono le parole Talitha Kumi! pronunciate in aramaico da Gesù che significano letteralmente, “Fanciulla, alzati” e che danno il titolo all’intera composizione costituita da due parti dalla struttura simmetrica dal momento che entrambe sono divise in due sezioni, la prima delle quali è occupata dalla narrazione degli eventi e la seconda da un coro di lode a Gesù. Musicalmente l’opera presenta una struttura fondamentalmente sinfonica nella quale l’orchestra riveste un ruolo ora contemplativo ora di interpretazione delle situazioni e delle emozioni suscitate dal testo. In questa incisione si segnala l’ottima concertazione di Friedrich Haider, il quale, alla guida della Oviedo Filarmonía, non solo sceglie tempi e sonorità adeguate non soverchiando mai le voci, ma interpreta anche con attenzione alle dinamiche gli interludi orchestrali presenti nell’opera. Buono il cast vocale limitato alle sole voci del tenore Rainer Trost, un Evengelista solenne, ma anche partecipe degli eventi narrati, e il baritono Joan Martín-Royo che sostiene con autorevolezza sia il ruolo di Cristo che di Giario. Attenta ai valori del testo e alle dinamiche è la prova del Coro El León de Oro, preparato con cura e ben diretto da Marco Antonio García de Paz. Il coro è protagonista dell’altro brano di contenuto religioso in programma in questo Cd, La Passione op. 21, che, composto nel 1906 per coro misto a cappella e dedicato a Lorenzo Perosi, fu pubblicato 30 anni dopo, e degli Otto cori, op. 2 per coro a cappella (1898) che costituiscono la testimonianza dell’amore di Wolf-Ferrari per il Rinascimento qui evocato dalla scrittura contrappuntistica da lui adottata. Anche questi cori, che rivelano la doppia anima italiana e tedesca di Wolf-Ferrari (uno di questi è, infatti, su un testo di Heinrich Heine), sono ottimamente eseguiti dal Coro El León de Oro che, interpretando con scrupolosa attenzione le dinamiche e il fraseggio, ne rivela la struttura polifonica catapultando l’ascoltatore in un affascinante Rinascimento.