Si è spento il Decano degli storici e dei critici della danza in Italia, il Professor Alberto Testa, all’età di novantasette anni. Nato a Torino il 23 dicembre del 1922, ha concluso la propria vita nella città natale il 4 ottobre scorso. Un secolo di memoria storica che ha percorso il Novecento fra teatri, cinema, mostre, libri, incontri, spettacoli, premi. Testimone diretto di cambi epocali nell’arte della danza, allievo di Grazioso Cecchetti, figlio del celeberrimo Enrico, docente di storia della Danza per più di tre decadi all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e critico per “La Repubblica”, Alberto Testa è stato Autore di importanti volumi e curatore di progetti che hanno aperto la strada alla cultura della danza in Italia. Fondatore del Premio Positano per l’Arte della Danza (in seguito “Léonide Massine”) nel 1969, è stato autore delle coreografie di film celebri tra cui (per citarne solo alcuni) Il Gattopardo di Luchino Visconti, Romeo e Giulietta, Gesù di Nazareth, Il giovane Toscanini di Franco Zeffirelli, con sapiente cura del dettaglio storico per lo stile delle danze ricostruite. Questa breve nota che segue la scomparsa del Maestro non può rendere giustizia immediata a una vita spesa per la danza, ma si inserisce in un contesto di doverosi e sentiti ricordi per una delle prime personalità di cultura che hanno dedicato, in Italia, il proprio interesse allo studio della danza nel suo divenire storico, in tempi in cui il sistema di conoscenze era per lo più lasciato all’aneddoto. Pioniere di un percorso che si è poi inquadrato in un preciso sistema accademico, Alberto Testa ha dato voce ai significati della danza e ha condotto per mano intere generazioni di allievi e di studiosi, di danzatori e di allievi. La sua memoria rimane a noi non solo negli scritti, ma anche nella sua collezione di libretti di ballo che costituiscono un fondo importante per lo studio della danza come arte teatrale. Proprio su questo argomento l’Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza (AIRDanza) ha dato alle stampe, nel 2017, un volume intitolato Il libretto di ballo. Riflessioni storiche e teoriche in omaggio ad Alberto Testa, curato da Patrizia Veroli e Mattia Scarpulla, edito da Massimiliano Piretti: un omaggio ulteriore al compimento di una vita spesa per la danza in tutte le sue forme.