Francesco Piemontesi interpreta Franz Liszt


Franz  Liszt: 2 Légendes, S175/R17. No. 1 St. François d’Assise: La prédication aux oiseaux. Années de Pèlerinage Deuxième Année – Italie S161/R10b (Sposalizio, Il penseroso, Canzonetta del Salvator Rosa, Sonetto 47 del Petrarca, Sonetto 104 del Petrarca, Sonetto 123 del Petrarca, Après une lecture du Dante, fantasia quasi sonata). Francesco Piemontesi (pianoforte). Registrazione: Lugano, Auditorio Stelio Molo, Radio Svizzera Italiana, 16 19/12/2017. 1 CD Orfeo C 982 191.
Franz  Liszt 1: Années de pèlerinage. Première année – Suisse S. 160 (Chapelle de Guillaume Tell, Au lac de Wallenstadt, Pastorale, Au bord d’une source, Orage, Vallée d’Obermann, Eglogue, Le mal du pays, Les cloches de Genève); Deux Légendes S. 175 (1863). No. 2: St. François de Paule marchant sur les flots. Francesco Piemontesi (pianoforte). Registrazione: Auditorio Stelio Molo RSI – Lugano Svizzera, gennaio 2017. 1 CD Orfeo C 944 182.
Autentici capolavori, le prime due delle tre suites, Années de Pèlerinage di Franz Liszt sono protagoniste di un doppio album inciso per l’etichetta Orfeo da Francesco Piemontesi nel quale è possibile ascoltare anche le due leggende, St. Francois d’Assise: La predication aux oiseaux e St. Francois de Paule marchant sur les flots, meno famosa e  meno eseguita. Si tratta di una proposta discografica di indubbio interesse e valore, in quanto il giovane pianista di Locarno mostra di trovarsi perfettamente a suo agio con la complessa scrittura di Liszt sia nei momenti di maggiore lirismo che in quelli di carattere virtuosistico. Dotato di un’ottima tecnica e di un bel tocco che emerge sia nei passi cantabili che in quelli di agilità, come i trentaduesimi della leggenda St. Francois d’Assise eseguiti da Piemontesi con quella leggerezza che evoca perfettamente il cinguettio degli uccelli ai quali il Santo di Assisi si rivolge, l’artista, nella sua lettura, tende ad esaltare i contrasti dinamici e soprattutto mostra una grande attenzione alla linea del canto evidente soprattutto nei brani della seconda Suite e, in particolar modo, in Sposalizio e nei Sonetti, dei quali il giovane pianista dà un’interpretazione veramente poetica. Si tratta, in definitiva, di una bella proposta discografica per l’ottima qualità dell’esecuzione nonostante si rilevi un eccesso di foga da parte di Piemontesi nelle ottave del basso del Meno allegro di Orage che finiscono quasi per coprire il tema costituito dagli accordi della mano destra. Un’inezia, quest’ultima, che non inficia il valore delle esecuzioni proposte in questi due CD.