Italian & English version
Jennifer Higdon, nata a Brooklyn, NY, nel 1962, ha imparato da autodidatta a suonare il flauto all’età di 15 anni e ha cominciato a studiare musica a 18 e a comporre musica anche più tardi, ovvero a 21. Nonostante questo percorso tortuoso, la Higdon è diventata una figura di spicco della musica classica contemporanea ed è una compositrice americana i cui lavori sono fra i più eseguiti. Abbiamo avuto l’onore e il privilegio di parlare con lei della sua più recente composizione, Cold Mountain.
Cold Mountain, messa in scena per la prima volta al Santa Fe Opera l’1 Agosto del 2015, è ispirata ad un famoso romanzo storico di Charles Frazier, pubblicato nel 1997, e da un film del 2003: potrebbe raccontarci come ha avuto origine quest’opera?
Dopo aver scelto Gene Scheer come librettista, abbiamo iniziato a cercare il soggetto giusto da mettere in musica. Abbiamo preso in considerazione centinaia di libri e di storie. Un giorno, Gene suggerì Cold Mountain che, guarda caso, avevo nella mia libreria. Dopo aver letto appena le prime pagine, ho capito che quella era la storia che cercavo.
Come ha capito che questo era il soggetto giusto?
Sono cresciuta nel Sud degli Stati Uniti e in questa storia vi ho riconosciuto le persone, il suono delle loro voci e il loro ritmo vitale e così ho capito che quella era la storia giusta per la mia prima opera. Dal punto di vista del linguaggio musicale, è possibile notare, all’ascolto, una forma di tonalità allargata? Pensa che questo sia l’unico linguaggio oggi utilizzabile per un lavoro di teatro musicale? Può riassumere le caratteristiche musicali dell’opera, soffermandosi anche sulle scelte riguardanti l’orchestrazione?
Per questo lavoro in particolare, posso dire di aver scritto in maniera lineare, dall’inizio alla fine. Non è il mio solito modo di procedere poiché spesso scrivo prima l’ultimo movimento, poi il secondo movimento, ecc. Ho studiato attentamente ogni personaggio e ho provato a dare a ciascuno di essi il proprio “suono”. Per esempio, Ruby è sempre lì che compila liste ed è sempre impegnata a sopravvivere. Perciò, la sua musica è quasi sempre veloce, basata sullo staccato e con un ritmo chiaro. Ho usato moltissimo le trombe e la batteria nella musica di Inman perché lui era in guerra. Ho usato strumenti a percussione che producono suoni simili al sibilo dei serpenti per Teague poiché lui è malvagio. Volevo che il pubblico riconoscesse ogni personaggio attraverso i suoni.
A livello professionale è difficile oggi per una donna imporsi in un mondo ancora fondamentalmente dominato dagli uomini?v
Si, lo è, ma non ho permesso che ciò mi scoraggiasse.
English version
Jennifer Higdon, born in Brooklyn, NY, in 1962, taught herself to play flute at the age of 15 and began formal musical studies at 18, with an even later start in composition at the age of 21. Despite this challenge, Higdon has become a major figure in contemporary classical music and is one of America’s most frequently performed composers. We have had the honor and the privilege of talking to her about her newest work, Cold Mountain.
Cold Mountain, first staged at Santa Fe Opera on August 1st 2015, is inspired by a 1997 famous historical novel by Charles Frazier and by a 2003 film: could you tell us how this opera originated?
After selecting Gene Scheer as my librettist, we began the process of finding the right story. We considered hundreds of books and stories. One day, Gene suggested Cold Mountain which I happened to have on my bookshelf. After reading the first few pages, I knew this was the story.
Why did you choose this subject?
I grew up in the South and I recognized the people, the sounds of their voices, and their pace of life and I knew this was the right story for my first opera.
Musical language – wise, when listening, it is possible to notice a form of extended key: do you think this is the only language that can be used for musical theatre? Could you sum up the musical features of your opera, focusing also on the orchestration choices you have made?
I can say that, with this particular work, I wrote from beginning to end. This is not typical for me because I often write the last movement first, then the second movement, etc. I studied each character carefully and tried to give each one his/her particular “sound”. For example, Ruby is always making lists and is always busy trying to stay alive. Therefore, her music is almost always fast, staccato, and with a clear beat. I use trumpets and drums in a lot of Inman’s music because he was in the war. I use percussion instruments that make snake-like sounds for Teague because he is evil. I wanted the audience to aurally recognize each character.
Career – wise, is it difficult for a woman today to succeed in a world fundamentally still dominated by men?
Yes, it is, but I haven’t let that deter me.
photo credit: Henry Fair, Andrew Bogard
Versione italiana a cura di Paolo Tancredi