Charles Gounod (1818 – 1893): Mélodies. Ma Belle Amie est morte (CG 404), Prière (CG 427), Medjé (CG 407), Le Souvenir (CG 444), Ce que je suis sans toi (CG 355), La Chanson du pêcheur (CG 397), Heureux sera le jour (CG 388), Tombez, mes ailes ! (CG 463), Je ne puis espérer (CG 394), Ô ma belle rebelle (CG 414), Primavera (CG 430), Quanti mai! (CG 432), Venise (CG 468), Si vous n’ouvrez votre fenêtre (CG 440), Sérénade (CG 437),Où voulez-vous aller ? (CG 419), Aubade (CG 330), Le Banc de pierre (CG 335), Au printemps (CG 331), À une jeune Grecque (CG 324), Maid of Athens (CG 406), Good Night (CG 386), Sweet baby, sleep (CG 445), Sweet baby, sleep (CG 445). Tassis Christoyannis (baritono). Jeff Cohen (pianoforte). Registrazione: Palazzetto Bru Zane, 18 e 21 dicembre 2017. T.Time: 80′ 35 1 CD Aparte Music – Palazzetto Bru Zane 8229164
Va ancora una volta dato il merito al Palazzetto Bru Zane di aver celebrato degnamente nel 2018 il bicentenario della nascita di Charles Gounod, purtroppo quasi del tutto ignorato da teatri e altre istituzioni, con la pubblicazione di un altro Cd che propone un’interessantissima antologia della ricca e varia produzione di Mélodies, liriche da camera del compositore francese. Costituita complessivamente da 150 composizioni, questa produzione si avvale, infatti, di testi, in francese, in inglese (circa un terzo), in italiano (una quindicina), in spagnolo e in tedesco, di cui sono autori grandi poeti come Hugo, Musset, Gautier, Lord Byron. In questo Cd è proposto un programma ricco e vario costituito da 24 brani tra cui spiccano: La Chanson du Pêcheur (1841) su testo di Théophile Gautier, particolarmente apprezzata da Pauline Viardot che chiese a Gounod di utilizzarne la musica per la parte conclusiva dell’opera Sapho scritta per la sua voce; la languida Sérénade (1857), composta per una sua cara allieva, Rosalie Jousset; Quanti mai (in italiano) su versi di Metastasio, e le tre liriche in inglese, Maid of Athens, Good Night e Sweet baby, sleep, scritte su testi, rispettivamente, di Lord Byron, di Shelley e di George Wither, durante il suo soggiorno londinese. In questi lavori emerge con forza la straordinaria vena lirica di Gounod che ha creato piccole autentiche gemme, delle quali alcune ritornano a splendere grazie alla bella e omogenea voce del baritono greco Tassis Christoyannis che non solo esibisce un fraseggio e un’intonazione curati, ma dimostra di essere pienamente a suo agio in questo repertorio estremamente raffinato. Con la sua voce riesce a ben cesellare le dinamiche grazie ad un uso raffinato delle mezze voci nei piani senza mai esagerare nei forti, il tutto sempre nel rispetto del testo intonato con una dizione precisa. La sua performance si fa apprezzare anche sul piano interpretativo passando dal frizzante Au printemps alla commovente Chanson du Pêcheur fino alle tre liriche inglesi tra le quali si segnala la struggente Maid of Athens per il dolce e intenso lirismo. Al pianoforte Jeff Cohen trova delle sonorità morbide e delicate dando l’impressione di una perfetta sintesi tra il suo strumento, che fa cantare con espressione nelle parti introduttive e nei passi in controcanto, e la voce della quale sottolinea il fraseggio e le dinamiche senza mai invaderne il campo. Il Cd è completato da un ricco Booklet in francese e in inglese dove, insieme ai testi delle melodie e a una sintetica biografia di Gounod, si può leggere l’interessante saggio introduttivo di Gérard Condé che di Gounod è il più importante biografo moderno.