Composta nel 1822 su libretto di Franz von Schober, Alfonso und Estrella (Alfonso ed Estrella) evidenzia, come la successiva Fierrabras (1823), il tentativo di Schubert, su consiglio del suo amico e librettista, di comporre una grandiosa opera romantica in lingua tedesca, partendo dalla tradizione del Singspiel. In stretta collaborazione con von Schober, Schubert compose la musica tra settembre 1821 e febbraio 1822, condividendo e apprezzando con il suo librettista, letterato e musicista, le teorie operistiche di Gluck, la cui influenza può avere indotto il compositore ad omettere, nell’opera, ogni dialogo parlato a differenza di quanto sarebbe poi accaduto in Fierrabras e in modo del tutto non conforme alla tradizione del Singspiel. L’opera, mai rappresentata durante la vita del compositore, in quanto i teatri di Vienna, Berlino, Dresda e Graz avevano rifiutato di metterla in scena, ebbe la sua première a Weimar, il 24 giugno 1854, sotto la direzione di Franz Liszt, che in precedenza aveva pubblicato un saggio su di essa e, altresì, operato tagli alla partitura per renderne più agevole la rappresentazione. In seguito l’opera fu messa in scena altre volte, nel 1880 nei teatri di Karlsruhe, Vienna e Berlino, il 22 febbraio 1977 alla Reading University Opera ed ancora a Graz nel 1991 e a Vienna nel 1997, in versioni ridotte a causa dei tagli operati sulla partitura originale da Nikolaus Harnoncourt, che le aveva dirette. Alcuni critici ritengono che l’opera manchi di azione drammatica sviluppata metodicamente in quanto, a loro giudizio, Schubert non ebbe la minima opportunità di vedere i suoi tardi lavori teatrali drammatici rappresentati nel corso della sua vita, con la conseguenza che non poté disporre della distanza prospettica necessaria e utile per permettergli giudizi critici obiettivi e personali. Schubert, nella composizione di Alfonso und Estrella, avrebbe subito, secondo Elisabeth Norman McKay, l’influenza di Gioacchino Rossini, la cui musica avrebbe assimilato e, altresì, incorporato nell’opera.
Protagonista è il re di Leòn, Troila (baritono), deposto da Mauregato (baritono), preoccupato in quanto il figlio Alfonso (tenore) è ansioso di guidare una rivolta contro l’usurpatore, della cui figlia Estrella (soprano) il giovane è innamorato. Presso la corte di Leòn, Adolfo (basso) ha un incarico di comando con il grado di generale e progetta di mettere a segno un colpo contro Mauregato che ha anche il torto, ai suoi occhi, di essersi opposto al suo matrimonio con la figlia Estrella. Del resto, Mauregato ha esplicitamente affermato che solo l’uomo in possesso della ‘’Catena di Eurich’’ avrebbe potuto sposare Estrella. Durante una battuta di caccia Estrella, allontanatasi dal resto della comitiva, incontra casualmente Alfonso; i due giovani, dopo una comprensibile iniziale sorpresa e ancora ignari della loro reciproca identità, si innamorano. Alfonso, come pegno del suo amore, dà a Estrella una collana che egli ha sempre portato con sé e le indica la strada più sicura per fare ritorno a casa; dopo essere ritornata a corte, lei racconta la vicenda occorsale e Mauregato riconosce nella collana la ‘’Catena di Eurich’’ ma, prima di poterne esporre il significato alla figlia, si ha notizia che è già cominciata la ribellione di Alfonso, il quale riesce a fare prigioniera Estrella. Il giovane apprende che la fanciulla è figlia di Mauregato, per cui decide di schierarsi al suo fianco per combattere contro i ribelli, ma prima che la sua scelta possa essere attuata, viene sconfitto dalle forze dell’usurpatore, di cui, poi, salva la figlia. Del resto, Mauregato, in preda a una crisi di coscienza, pensa bene di restituire il trono a Troila che, in cambio, rinuncia al proprio potere a favore di Alfonso ed Estrella.