Andrés Segovia (Linares, 21 febbraio 1893 – Madrid, 3 giugno 1987)
Con Segovia la chitarra ritrova la propria dignità di strumento solista, ardisce confrontarsi con altri regali strumenti da concerto, come il pianoforte il quale, nell’Ottocento, ne aveva quasi fatto tacere la voce delicata. La battaglia compiuta da Segovia in favore dello strumento gioverà a sollecitare numerosi autori contemporanei, da Castelnuovo-Tedesco a Ponce, da Roussel a Cyril Scott, a Turina e ad altri. Nasce, quindi, tutta una letteratura chitarristica ed è assai vasto il catalogo di opere espressamente dedicate a Segovia. Insieme con la nascita di composizioni nuove, si deve ascrivere a merito di Segovia il risveglio delle opere antiche: non si contano le musiche di cui l’artista ha curato la ristampa. Per ciò che riguarda la tecnica dello strumento, Segovia ha inaugurato, da vero caposcuola, un nuovo modo di suonare che ha consentito anche ai suoi allievi di sfruttare al massimo la risorse nascoste di questo splendido strumento.
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