di Massimo Belloni
Casa Musicale Eco di Monza (2017)
Volume di 220 pagine, 22 foto, brossura, formato 17X24 ISBN; 978-88-6053-5337
€ 25,00
Strappato alla vita e a quel pianoforte che costituiva tutto il suo mondo artistico il 27 marzo 1974 alla giovanissima età di 32 anni, Dino Ciani ha certamente lasciato un vuoto nella storia dell’esecuzione e dell’interpretazione pianistica. Autentico enfant prodige, capace di vincere nel 1961 il prestigioso concorso Liszt-Bartók di Budapest nel 1961, Dino Ciani ci ha lasciato una consistente produzione discografica che testimonia il suo pianismo unico e originale. Di questa straordinaria figura di artista è un dettagliato ritratto il saggio pubblicato per gli eleganti tipi della Casa Musicale Eco di Monza da Massimo Belloni, anche lui noto pianista e compositore che, con questo suo lavoro, ha cercato di sottrarre all’oblio, che ingiustamente lo ha avvolto, questo grande pianista. In questa monografia Belloni, in modo dettagliato e con una scrittura che rivela tutta la sua ammirazione per Ciani, ci conduce alla conoscenza della vita e della personalità di questo interprete sul quale non risparmia aneddoti che mostrano la sua precoce abilità tecnica e la sua, non meno precoce, sensibilità artistica. Uno di questi racconta come Ciani apprendesse facilmente gli insegnamenti della sua docente, Martha Del Vecchio. Si legge nel libro:
“Dino era un bambino paffutello e si presentò in calzoncini corti. Suonò in maniera disastrosa un Preludio e Fuga di Bach, ma non appena la Del Vecchio gli spiegò la polifonia lo risuonò perfettamente, senza neppure averlo riprovato e studiato”.
Monografia ampiamente documentata, questo libro, dopo una dettagliata biografia curata dall’autore, propone al lettore alcune pagine di indubbio valore e interesse: una nota dello stesso Ciani ai Notturni di Chopin per l’incisione da lui realizzata per l’etichetta Deutsche Grammophon, commenti critici (L’inganno del tempo di Lorenzo Arrugo), ricordi di illustri musicisti (Alberto Zedda, Umberto Masini, Claudio Abbado, Martha del Vecchio, Gianandrea Gavazzeni, Leyla Gencer, Carlo Maria Giulini, Paolo Grassi, Nikita Magaloff, Riccardo Muti, Salvatore Sciarrino), riflessioni dell’autore, un’intervista alla cognata Hedy Ciani, moglie del fratello del pianista, alcuni scritti antologici (autori Piero Rattalino, Edwin Rosasco, Silvia Limongelli, Gian Paolo Minardi, Luca Chierici e Massimiliano Damerini) alcune interessanti recensioni dei concerti, note ai dischi e una completa sezione discografica.
Per costruire un ideale ponte che conduce dalle parole alla musica al libro è stato accluso un Cd grazie al quale si possono apprezzare le doti di questo pianista e in particolar modo la pulizia di suono alla quale si accompagna una ricerca espressiva di grande intensità, come si può notare nel famoso Studio op. 25 n. 1 (Dell’arpa eolica) di Chopin dove i suoni della melodia emergono sull’ondeggiante accompagnamento. Nel Cd, oltre a una selezione di Studi tratti dall’op. 10 e dall’op. 25 di Chopin sono inserite pagine di Mozart (Fantasia in do minore K. 475 e Sonata in do minore K. 457), Franz Liszt (Chasse-Neige dagli Études d’execution trascendante) e Béla Bartók (En plein air). Personalmente mi avrebbe fatto piacere ascoltare anche una Sonata di Beethoven che avrebbe reso più completa la già soddisfacente antologia di brani inseriti nel Cd.
Ottima la presentazione editoriale curata dalla Casa Musicale Eco di Monza.