Macerata, Arena Sferisterio, Stagione Lirica 2017
“MADAMA BUTTERFLY”
Tragedia giapponese in due atti. Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica.
Musica di Giacomo Puccini
Madama Butterfly (Cio-Cio-San) MARIA JOSÉ SIRI
Suzuki MANUELA CUSTER
Kate Pinkerton SAMANTHA SAPIENZA
F.B. Pinkerton ANTONELLO PALOMBI
Sharpless ALBERTO MASTROMARINO
Goro NICOLA PAMIO
Il principe Yamadori ANDREA PORTA
Lo zio Bonzo CRISTIAN SAITTA
Yakusidé GIANNI PACE
Il Commissario imperiale GIACOMO MEDICI
L’Ufficiale del registro ALESSANDRO PUCCI
La madre di Cio-Cio-San MIRELA CISMAN
La zia SILVIA MARCELLINI
La cugina MARIA ELENA MARIANGELI
Dolore MARTINO COMPAGNUCCI
Fondazione Orchestra Regionale delle Marche
Coro Lirico marchigiano “Vincenzo Bellini”
Direttore Massimo Zanetti
Maestro del coro Carlo Morganti
Complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”
Regia Nicola Berloffa
Scene Fabio Cherstich
Costumi Valeria Donata Bettella
Luci Marco Giusti
Cooproduzione con il teatro Massimo di Palermo
Macerata, 28 luglio 2017
Non è indubbiamente la prima volta che il festival di Macerata rende omaggio all’oriente: alcuni anni fa, ricordando Matteo Ricci, gesuita maceratese studioso e luminare, e ora mettendo in scena tre titoli dalle suggestive tematiche esotiche. Tra queste, Madama Butterfly, in co-produzione con il Teatro Massimo di Palermo, che è andata già in scena ad Ottobre e già da noi recensita. Sul piano strettamente musicale, rispetto quanto già scritto, cambiano indubbiamente interpreti e tutta la parte musicale d’insieme. Massimo Zanetti ha condotto l’ottima Orchestra Regionale delle Marche con piglio e con grande convinzione, ottenendo nel complesso un organico compatto e convincente, puntando soprattutto ad una visione globale dell’opera, senza perdere però di dettaglio e sfumature orchestrali. Potremmo dire una prova buona, ma senza punte di eccellenza. Maria Jose Siri ha dominato letteralmente il palcoscenico con una bellissima interpretazione di Cio Cio San, non solo da un punto di vista vocale, ma attraverso una gestualità intima e fremente al punto da risultare di grandissimo impatto empatico. La cantante ha saputo via via emergere grazie ad una solida linea di canto, sicura nell’affrontare le folate drammatiche che Puccini riserva alla sua protagonista, assumendo una personalità delicata, ma non flebile. La sua vocalità ben timbrata è ben servita all’espressione della fede di Madama Butterfly nel vagheggiato ritorno di Pinkerton, fino alla tragicità di “Tu, tu piccolo Iddio”, tutto risolto senza ridondanze o patetismi; poco rilevanti qualche acuto non bellissimo e qualche forzatura. A conti fatti, nell’insieme, l’artista ha saputo regalare un’ interpretazione più che lodevole. Accettabile il tenore Antonello Palombi (F.B.Pinkerton) nonostante la sua voce non sembrasse sempre omogenea e gradevolmente squillante. Dalla sua una buona espansione lirica, anche se poco portata alle sfumature ed una più che dignitosa incisività scenica. Alberto Mastromarino (Sharpless), nonostante il mezzo vocale abbia perso di smalto rispetto ad alcuni anni fa, è sempre stato sicuro nel canto che ha sostenuto con eccellente tecnica, delineando un personaggio più che credibile anche grazie ad un fraseggio ed un portamento di pregio. Manuela Custer (Suzuki) non è nuova a questo ruolo che riesce a sostenere sempre arricchendolo di nuove sfumature senza mai ripetersi o renderlo noiosamente scontato. Sono note le qualità vocali ed espressive della Custer che, via via crea notevoli nuances di accenti, soprattutto nei momenti più squisitamente lirici. Corrette le numerose parte di fianco tra cui spicca, sia per incisività che per temperamento vocale, lo zio Bonzo interpretato da Cristian Satta. Come sempre lodevole la prova del Coro Lirico Marchigiano “V.Bellini”, diretto dal maestro Carlo Morganti, che ha sempre la capacità di rinnovare e saper rinnovarsi senza inficiare mai le proprie prestazioni vocali ed interpretative. Pubblico che ha saputo premiare lo spettacolo con convinti applausi e che ha voluto in particolar modo omaggiare ed incoronare il soprano Maria Jose Siri quale vera protagonista della serata. Foto Tabocchini