La Banda: Orchestra del nuovo millennio (nuova edizione riveduta e ampliata)

di Lorenzo Della Fonte
Edizioni Joker (2016) volume di 368 pagine, brossura, formato 17×24 ISBN: 978887536396-3
€ 25,00
Pubblicata nel 2016 dalla Casa Editrice Joker, La banda: orchestra del nuovo millennio di Lorenzo Della Fonte è un’opera unica nel panorama musicologico italiano. Essa, infatti, risponde all’esigenza, avvertita sia dallo specialista che dal semplice appassionato, di approfondire la conoscenza del mondo bandistico poco indagato nella penisola a differenza di altre nazioni come gli Stati Uniti dove le orchestre di fiati hanno un’importanza ben maggiore. Concepito come una seconda edizione riveduta ed ampliata di un’opera pubblicata nel 2004, la cui prima tiratura era andata subito esaurita a dimostrazione di un interesse sempre crescente per la banda, questo lavoro affronta in modo completo ed esaustivo la storia della letteratura bandistica partendo dalle sue origini fino ai giorni nostri senza trascurare anche una produzione, come quella della cosiddetta banda di palcoscenico, le cui musiche, come avverte l’autore, pur non potendo essere ascritte al repertorio, non possono essere certo ignorate.
Compositore e direttore d’orchestra di fama internazionale, Della Fonte, con grande competenza, introduce il lettore nel mondo bandistico dimostrando come la produzione per questo organico strumentale non abbia nulla da invidiare a quella scritta per la “nobile” orchestra sinfonica. Come l’autore avverte nella prefazione, infatti, molti sono i compositori della cosiddetta produzione “colta” che hanno composto anche per orchestra di fiati; dei 64 compositori, premiati dal 1943 con il Premio Pulitzer, l’oscar per la musica, ben 41 annoverano, infatti, nel loro catalogo almeno una composizione per orchestra o ensemble di fiati. Leggendo il libro, inoltre, si ha l’impressione che per i compositori non c’è mai stata una netta separazione tra la produzione “colta” e quella bandistica che, anzi nella storia della musica, si sono reciprocamente influenzate. Vale la pena qui ricordare come la composizione di pezzi per la banda di Busseto sia stato un importante apprendistato per Verdi; questi, tra i compositori per la banda di palcoscenico, è, come ricordato da Della Fonte, quello che le ha assegnato maggiore importanza fornendo, per la verità piuttosto raramente, qualche indicazione più precisa sulla strumentazione dei brani inseriti che, secondo la prassi dell’epoca, erano segnati soltanto in trascrizione pianistica.  Leggendo le oltre 300 pagine del libro, nel quale la storia della banda è raccontata con un stile chiaro e semplice, si scopre che hanno scritto per la banda compositori come i figli di Bach, Carl Philipp Emanuel e Johann Christian, Händel, Beethoven, Haydn, Mozart, Berlioz, Mendelssohn, Ponchielli, Rossini, Wagner D’Indy, Prokof’ev, Rimskij-Korsakov, Dvořák, Zandonai e Donatoni i cui nomi sono ben conosciuti al pubblico sia della musica sinfonica che di quella operistica. Dei brani citati è, inoltre, fornita un’analisi dettagliata con interessanti riferimenti storici, come, per esempio, per la Gran Partita di Mozart o per la realizzazione di una versione per fiati fatta sempre dallo stesso Mozart per il suo Ratto del serraglio.
Estremamente raffinata, infine, la presentazione editoriale curata dalla casa editrice Joker.