Pesaro, 31 luglio 2016
L’opera gluckiana, con la messa in scena della cantante lirica Inga Balabanova, si è avvalsa da tre voci dell’International Opera Studio di Pesaro: Kiyoka Iguchi (Orfeo), Elena Prybyliuk (Euridice), Mariami Tkemaladze (Amore), egregiamente accompagnate al pianoforte da Mari Batilashvili. Le giovani interpreti hanno messo in luce un’ottima amalgama e non comuni doti interpretative, sia sul piano vocale che su quello interpretativo. Sicuramente i tagli apportati all’opera (un’ora di spettacolo ridotto dai tre atti originali) hanno impoverito i quadri scenici che prevedono la presenza del coro, ma la lettura della Balabanova non è stata priva di pathos anche grazie al supporto di due voci recitanti. Va prima di tutto segnalata l’intensa lettura del dramma data da Marta Fossa. Accanto a lei Massimo Baronciani, che ha un po’ faticato a trovare un giusto stile e di partecipazione emotiva. Caloroso successo di pubblico per tutti gli interpreti.
L’opera gluckiana, con la messa in scena della cantante lirica Inga Balabanova, si è avvalsa da tre voci dell’International Opera Studio di Pesaro: Kiyoka Iguchi (Orfeo), Elena Prybyliuk (Euridice), Mariami Tkemaladze (Amore), egregiamente accompagnate al pianoforte da Mari Batilashvili. Le giovani interpreti hanno messo in luce un’ottima amalgama e non comuni doti interpretative, sia sul piano vocale che su quello interpretativo. Sicuramente i tagli apportati all’opera (un’ora di spettacolo ridotto dai tre atti originali) hanno impoverito i quadri scenici che prevedono la presenza del coro, ma la lettura della Balabanova non è stata priva di pathos anche grazie al supporto di due voci recitanti. Va prima di tutto segnalata l’intensa lettura del dramma data da Marta Fossa. Accanto a lei Massimo Baronciani, che ha un po’ faticato a trovare un giusto stile e di partecipazione emotiva. Caloroso successo di pubblico per tutti gli interpreti.