Il NCPA di Pechino aggiunge due nuove produzioni di altissimo livello al suo giovane repertorio che, dopo appena 8 anni anni, conta già ben 48 titoli di opere occidentali. Dopo la Gioconda di Pizzi a gennaio 2016 ad aprile è stata presentata una nuova creazione di Tannhäuser con la regia e le scene disegnate da Pier’Alli e i costumi di Simona Morresi. L’opera si è avvalsa delle bellissime proiezioni disegnate dal gruppo C1 e delle coregorafie di Alessandra Panzavolta. Fra gli interpreti, quasi tutti di madrelingua tedesca spiccavano la dolcissima ed eterea Barbara Havemann, dalla voce cristalina e purissima, il vellutato Wolfram von Escenbach di Markus Werba e la profonda voce del basso Manfred Hemm. La direzione musicale era stata assicurata dal maestro Lu Jia e il giovane e l’orchestra stabili del centro hanno ancora una volta dimostrato una grande flessibilità e talento. A maggio, una straordinaria e spettacolare nuova produzione di Rusalka con l’ausilio di tecnologie cinematografiche quali le proiezioni in 3D hanno fatto registrare un tutto esaurito per le 6 recite programmate. Era la prima volta che un’opera ceca veniva presentata a Pechino e, credo in Cina.
Hugo de Ana, oramai amatissimo dal pubblico pechinese, che ha già firmato nel recente passato, uno spettacolare Ballo in maschera, un metafisico Trovatore, una Gala Verdi e un bellissimo Samson et Dalila, in coproduzione con il teatro regio di Torino, che gli spettatori italiani vedranno il prossimo autunno, ha superato se stesso creando uno spettacolo bellissimo, di grandissimo impatto emotivo sia per la delicata e fiabesca ambientazione sotto il fondo marino, sia per le innovative e sorprendenti proiezioni in 3D che venivano presentate all’inizio di ogni atto. Come al cinema a tutti gli spettatori venivano distribuiti gli appositi occhiali e i sovratitoli davano le istruzioni su quando indossarli o meno. Ovviamente il giovane pubblico pechinese ha apprezzato moltissimo questa spettacolare forma di spettacolo, per la prima volta applicata ad un un’opera lirica, in oriente almeno. L’opera presentava inoltre dei deliziosi siparietti comici nei quali ballerini, bambini acrobati e straordinari figuranti regalavano momenti di ilarità molto applauditi. Hugo de Ana, responsabile della regia, delle scene e dei costumi, nonché delle scelte di immagini si è avvalso della collaborazione di Alessandra Panzavolta per le coreografie, di Sergio Metalli e del suo team per la parte delle proiezioni e delle immagini in 3D, e di Luca Mazzon per le luci. Dal punto di vista musicale la presenza di alcuni artisti di lingua originale, quali il tenore Peter Berger, sicuro e corretto Principe, il soprano Jolana Fogasova, bellissima ed esperta Principessa straniera, nonché il direttore d’orchestra slovacco, veterano ed espertissimo di questo repertorio assicuravano stabilità e fluidità all’opera. Gli altri cantanti internazionali, l’emergente straordinaria Dinara Alieva, perfetta interprete di questo ruolo, e il basso canadese Nathan Berg, nonche la Jezibaba di Stella Grigorian si facevano apprezzare per la perfetta e coinvolgente interpretazione trasferendo forti emozioni e rendendo questa esecuzione memorabile. Probabilmente questa è una delle più belle creazioni, fino ad ora, del NCPA e, per che scrive, senz’altro la più bella messa in scena vista fino ad ora. Questa produzione di Rusalka viaggerà a novembre del 2017 a Buenos Aires in un accordo di collaborazione tra il Colon e il NCPA di Pechino. Dopo uno scintillante Gala di Operette viennesi con la regia di Pierfrancesco Maestrini il 1,2,3,4 giugno il NCPA riproporrà, tra luglio ed agosto, Il Barbiere di Siviglia e Le Nozze di Figaro, già nel suo repertorio, e a settembre, il 7,8,9,10,11 si vedrà una nuova produzione di Macbeth, anche questa firmata di Hugo de Ana, con la direzione musicale di Daniel Oren e la partecipazione di Placido Domingo quale protagonista assieme a Susanna Branchini, Sergey Murzaev e Luciano Ganci. Anche questo Macbeth si annuncia molto spettacolare e verrà ripreso, come la maggiori produzioni del NCPA, con il nuovo formato 4K. A fine ottobre il maestro Gergiev dirigerà una nuova coproduzione tra il Marinski e il NCPa di Guerra e Pace con la regia di Konchalovski e a dicembre verrà riproposto il Don Pasquale firmato da Pierfrancesco Maestrini. A parte queste proposte occidentali il NCPA quest’anno ripropone il suo repertorio di opere cinesi e una nuova commissioni della storia della Lunga Marcia per i primi di luglio.