Grande successo per la terza edizione del “Rieti Danza Estate”, fratello più giovane dell’ormai venticinquenne “Rieti Danza Festival”. Ideato e diretto da Piero Fasciolo, benemerito sostenitore e promotore dell’arte della danza a Rieti e non solo, il RDE affida il Coordinamento generale a Simonel Lolli (già danzatore del Teatro dell’Opera di Roma) e il coordinamento artistico a Luna Ronchi (Docente formatasi presso l’Imperial Society
Teachers of Dancing di Londra). Una instancabile “trinità della danza” che lavora in serietà e trasparenza con l’unico scopo di far crescere i giovani talenti italiani e le migliori realtà scolastiche non necessariamente legate agli Enti lirici. E questo in una visione “altra” rispetto a quella che solitamente si discute a proposito delle scuole private, a volte troppo ingiustamente penalizzate dal far “di tutta l’erba un fascio”, quando si parla di qualità. Il livello dei finalisti del concorso estivo reatino si conferma altissimo, in un panorama quasi completamente italiano, a dimostrazione delle tante realtà qualificate del nostro territorio. Come per il Festival ufficiale, l’Amministrazione Comunale di Rieti ‒ nelle persone del Primo cittadino Simone Petrangeli e dell’Assessore alla Cultura e Università Annamaria Massimi ‒ è la benemerita fonte di sostegno per un evento dedicato alla nobile arte di Tersicore e che permette di implementare con intelligenza l’economia delle strutture ricettive della città.
Oltre 450 partecipanti per una “tre giorni” di stage-concorso virtuosa da molti punti di vista. Uno dei più importanti è senz’altro la generosità. Contrariamente al solito, si è verificato infatti un “raddoppiamento” delle categorie per fasce d’età, visto il gran numero di ragazzi meritevoli, così che i premi in denaro non sono stati solo divisi in ex aequo, ma raddoppiati. Un esempio da imitare.
Novità di questa edizione, il Premio della Critica GBopera per la qualità professionale del livello raggiunto nella performance è stato assegnato da Maria Venuso e consegnato “a quattro mani” insieme all’Assessore Annamaria Massmi a Domenico Maracchioni e Beatrice Ieni della Scuola “Studio Danza Terni”, maturi interpreti del Passo a Due Pro Peccatis, per la coreografia di Annamaria Colombaretti (che merita un ulteriore plauso per la qualità della composizione).
Si sono inoltre distinti, a nostro avviso, fra i migliori premiati dalla giuria internazionale composta da Nathalie Leger, Lucia Geppi, Clarissa Mucci, Francesco Nappa, Michele Merola, Laura Martorana e Ilenja Rossi, la piccolissima enfant prodige Giulia Adele Giampietraglia, una brillante Leiza Martinez nella variazione di Medora tratta dal Grand Pas de Deux di Le Corsaire per la danza classica (veramente difficile la scelta del premio dell critica con una concorrente così), Laura Evangelisti e Manuele Gobbi per la sezione solisti Moderno/Contemporaneo. Per noi, appuntamento al prossimo anno. (foto Massimo Renzi & Cristiano Castaldi)