Alan Curtis è morto a Firenze il 15 luglio 2015, inaspettatamente, uno shock per la Famiglia e gli Amici. Uomo riservato e discreto, estremamente pignolo e scrupoloso, musicista e direttore d’orchestra attento ed esigente, studioso noto per l’acribia filologica e la precisione, per la profonda conoscenza del repertorio barocco, risultato di molti anni dedicati all’analisi di partiture e fonti originali.
Nato il 17 novembre 1934, motivato da un’innata passione, estrema determinazione e abnegazione, Alan Curtis ha consacrato la vita alla musica e alla riscoperta della prassi antica, la più autentica e verosimile possibile. Tanto discreto che né internet né altri annali possono ad oggi fornire una lista completa di tutto ciò che è riuscito a raggiungere ed eseguire, nell’arco di una lunghissima carriera. Il Complesso Barocco, l’ensemble nato dal desiderio di eseguire musica barocca secondo dettami fedeli alle intenzioni dei compositori, si è esibito in tutta Europa e negli Stati Uniti, al solo scopo di presentare il repertorio barocco come originariamente concepito. Professore alla Berkeley University, invitato a tenere lezioni da molte università in tutto il mondo, ha lavorato con umiltà e conoscenza, affascinando centinaia di studenti e musicisti.