La Carolyn Carlson Company a ParmaDanza 2015 con “Short stories”

Parma, Teatro Regio, ParmaDanza 2015
Carolyn Carlson Company
“SHORT STORIES”
“Immersion”
Coreografia e interpretazione Carolyn Carlson
Musica originale Nicolas De Zorzi
Luci Guillaume Bonneau
In collaborazione con Théâtre National de Chaillot, Parigi
“Wind Woman”
Coreografia Carolyn Carlson
Interpretazione Céline Maufroid
Musica originale Nicolas De Zorzi
Luci Guillaume Bonneau
Con il sostegno di Teatro di San Carlo, Napoli
“Mandala”
Coreografia Carolyn Carlson
Interpretazione Sara Orselli
Musica Michael Gordon, Weather parts 3 & 1
Costumi Chrystel Zingiro
Luci Freddy Bonneau
In collaborazione con l’Atelier de Paris-Carolyn Carlson
Produzione delegata Carolyn Carlson Company
Produzione originale Centre Chorégraphique National Roubaix Nord-Pas de Calais
Parma, 17 aprile 2014

Carolyn Carlson Company, Parma 2015 3Con Short Stories, andato in scena in occasione del Festival ParmaDanza, Carolyn Carlson conferma il suo terreno d’elezione da un punto di vista estetico, registico e soprattutto esecutivo. La grande danzatrice, coreografa, pittrice, poetessa e – prima di tutto, come lei sostiene – nomade è indubbiamente abilissima nel creare danza per un singolo interprete. E questo già dagli ’80. Tutti la ricordiamo in Blue Lady – pagina-simbolo della solo dance – con il lungo drappo rosso con cui compariva da dietro una veneziana utilizzata come fondale. E creare danza per un singolo, si sa, non è affatto semplice: per questione di presa sul pubblico, di estetica, di tempo e di spazio. Queste “brevi storie” presentate a Parma hanno confermato l’estro della Carlson: una Katherine Mansfield della coreografia.
Carolyn Carlson Company, Parma 2015 1A dire il vero, il rischio di ripetersi può capitare. E anche qui ne abbiamo avuto la prova. La creazione meno sincera ci è sembrata la seconda proposta: Wind Woman, musica originale di Nicolas de Zorzi e luci di Guillaume Bonneau. Il motivo è presto spiegato: i moduli espressivi sono gli stessi di sempre. Una danzatrice dai capelli lunghissimi (la splendida Céline Maufroid), in un lungo scamiciato che fende lo spazio circostante con tagli netti, ora con le gambe ora con le braccia… visto e rivisto, sempre ad opera della stessa Carlson. Il prossimo, prego.
Carolyn Carlson ha dato invece grande prova di sé come danzatrice e coreografa nel primo numero solistico: Immersion, musica originale di Nicolas de Zorzi e luci di Guillaume Bonneau. L’elemento da cui trarre ispirazione è ovviamente l’acqua e Carlson centra il bersaglio. Con gli echi in sottofondo di pioggia, mare e tempeste la danzatrice si diverte e scherza con l’acqua, simulandone la fluidità e l’impalpabilità. A volte si fa più sacrale e raccolta nel gesto, quasi intenta in un’antica cerimonia di cui lei è officiante.
Carolyn Carlson Company, Parma 2015 2Meglio ancora l’ultimo a solo, Mandala (musica di Michael Gordon, costumi Chrystel Zingiro e luci Freddy Bonneau) anche grazie ad una danzatrice fra le più brave formate da Carolyn Carlson: l’italiana Sara Orselli. Qui la cifra mistica è sottolineata già in apertura da un uomo che sparge sabbia sul palcoscenico fino a formare un cerchio. L’ingresso di Orselli è lento: non c’è musica ma il suo incedere sembra suggerito da una nenia che viene da lontano. Il cerchio di sabbia è circondato da un cono di luce e all’intero di questo prende vita la danza. Ora insinuante, ora più decisa, Orselli a volte sembra toccare la parete di luce che la circonda. Esce dal cerchio, fuorviata dalla luce ingannevole per poi ritornarci: l’ordine cosmico anche questa volta non ammette errori.
Il sottotitolo allo spettacolo è emblematico: Islands. L’isola è per sua natura “sola”: proprio come la danza di Carolyn Carlson. Foto Roberto Ricci – Teatro Regio di Parma