Torino, Fondazione Teatro Nuovo
Il Gesto e l’anima – XXXVI Edizione – Serata inaugurale
“LES BALLETS TROCKADERO DE MONTE CARLO” – Quarantesimo Anniversario
Direttore generale Eugene Mcdougle
Direttore artistico Tory Bobrin
Direttore associato Isabel Martinez Rivera
– Il lago dei cigni (atto II)
Musica P. I. Čajkovsij
Coreografia da L. Ivanovich Ivanov
Costumi Mike Gonzales
Scene Jason Courson
Luci Kip Marsh
– Pas de deux a sorpresa (Don Chisciotte)
– Esmeralda (Pas de six)
Musica C. Pugni
Coreografia Marius Petipa
Allestimento Elena Kunikova
Costumi David Tetrault
Luci Kip Marsh
– Paquita
Musica L. Minkus
Coreografia Elena Kunikova da Marius Petipa
Costumi e scene Mike Gonzales
Luci Kip Marsh
Danzano Christopher Ouellette (Gerd Tord e Pavel Tord), Robert Carter (Olga Supphozova e Yuri Smirnov), Paolo Cervellera (Moussia Shebarkarova e Vyacheslav Legupski), Loic Consalvo (Sonia Leftova e Andrei Leftov), Paul Ghiselin (Ida Nevasayneva e Velour Pilleaux), Giovanni Goffredo (Varvara Bratchikova e Sergey Legupski), Duane Gosa (Helen Higwaters e Vladimir Legupski), Carlos Hopuy (Alla Snizova e Innokenti Smoktumuchkhy), Chase Johnsey (Yakatarina Verbosovich e Roland Deaulin), Philip Martin-Nielson (Maya Thickenthighya e Mikhail Mypansarov), Raffaele Morra (Lariska Dumbchenko e Pepe Dufka), Alberto Pretto (Nina Immoblashvili e Stanislas Kokitch), Carlos Renedo (Maria Paranova e Boris Nowitsky), Joshua Thake (Eugenia Repelskii e Jaques d’Aniels)
Torino, 16 ottobre 2014
Les Ballets Trockadero rompono tutti gli schemi e i principi della danza. Il primo e più antico è che da quando la danza nasce e inizia a svilupparsi lo fa in funzione delle ballerine: solo alle donne sono riservate vera attenzione e importanza, perché gli uomini hanno sì un ruolo preciso, sulla base di determinate presenze, ma sempre in funzione delle regine uniche e assolute del palco, per farle alzare, girare, mantenerle in posa e in perfetto equilibro. Il secondo principio – ma non meno importante – è quello dell’atmosfera magica delle fiabe raccontate dal balletto. Gli artisti del Trockadero li distruggono entrambi, perché sul palco compaiono soltanto uomini, impegnati nella parodia dei grandi classici del balletto romantico. Quel che più piace è proprio il modo do fare satira: fresca, fine, capace di enfatizzare i lati inverosimili dell’epoca e della vicenda, e soprattutto mai scadente nella volgarità. La compagnia ha sempre un successo straordinario, e quest’anno per festeggiare il quarantesimo anniversario di attività affronta una tournée in più di dieci paesi. Del resto la formazione è internazionale, composta com’è da ballerini italiani (il popolarissimo Raffaele Morra è originario di Fossano, in provincia di Cuneo, e ha studiato appunto al Teatro Nuovo di Torino; altri tre sono suoi connazionali), molti americani visto che la sede è negli Stati Uniti, e poi cubani, sudafricani e altri ancora.
Oltre a quella della parodia ci sono altre idee fantastiche che animano la magnifica compagnia, come per esempio il nome d’arte di ogni ballerino: Ida Nevasayneva, Olga Supphozova, Lariska Dumbchenko, Yakatarina Verbosovich, Nina Immobilashivili, Velour Pilleaux, Yuri Smirnod, Pepe Dufka, e così via; ma, contrariamente allo spirito di puro divertimento, tutti questi nomi provengono da veri e importanti personaggi della danza russa, con una storia importante alle spalle e un’eredità artistica ben nota ai cultori della danza.
Al Teatro Nuovo di Torino il sipario si apre dopo tanti applausi e lunghe risate, suscitati ancora prima che inizi la serata, grazie al presentatore del programma. In tutti i pezzi c’è poi una costante, nel rispetto della coreografia originale. Nel Lago dei cigni Odette è impaziente, mentre il principe non capisce, è sempre indeciso, debole, insomma non proprio il principe che le fanciulle sognano venire in loro salvezza. Nel Pas de quatre più che cigni si vedono quattro simpaticissime anatre, ma veramente brillanti: è questo il pezzo meglio parodiato (nelle braccia dei cigni, nell’esagerazione dell’inclinazione del torso secondo uno stile classico), ma anche il più debole a livello tecnico (solo l’interprete di Rothbart esegue piccole variazioni accettabili). Dopo viene il momento di Don Chisciotte, già molto meglio sul piano tecnico ma un po’ povero in stile e in gestualità (mancano i grandi épaulements, Basilio nella coda risulta poco grintoso, la variazione scelta è di gusto molto vecchio); Kitri però è magnifica, le sue variazioni velocissime, incredibile nei fouettés. Nel Pas de six da Esmeralda il principe è stato l’interprete migliore. Ottima la scelta di includere nel programma un “pezzo forte” come La morte del cigno, perché è breve ma molto ben pensato, con effetti speciali esilaranti (le piume che non smettono di cadere e il cigno moribondo in preda alle convulsioni). Come gran finale viene quindi Paquita, riuscita alla perfezione perché lo stile della parodia coinvolge l’intero corpo di ballo.
Una particolarità caratterizza questa serata, perché nel teatro si trovano gli studenti del Liceo Coreutico “Germana Erba”, che ha sede presso il Teatro Nuovo. Il Liceo ha appena cambiato nome, in seguito all’insistente richiesta degli studenti e dei bravissimi maestri, in onore e a memoria del grandissimo lavoro di Germana Erba. Quegli stessi ragazzi che l’anno scorso hanno chiuso il loro periodo scolastico con Paquita, ora sono tutti entusiasti della compagnia del Trockadero, felicissimi come in un sogno. Un pubblico così giovane, in effetti, è davvero un sogno che si realizza per un Liceo così prestigioso; se l’apertura della stagione n. 36 è così brillante, così spiritosa, così beneaugurante per il futuro, sarà certamente un anno di bellissimi spettacoli.