Soprano Anita Cerquetti (Montecosaro, Macerata, 13 aprile 1931 – Perugia, 11 ottobre 2014)
Dopo gli studi a Perugia e il suo debutto a Spoleto, in Aida, prese subito il volo per una carriera trionfale. Un volò che non stupì nessuno, perchè le doti musicali e soprattutto vocali erano tali da comportare l’avverarsi delle più ardite speranze. Si ricordi bene, erano anche gli anni di Maria Callas e di Renata Tebaldi e cantare le loro opere voleva dire significava esporsi ai confronti più terribili. La Cerquetti aveva una voce ampia, estesa, di una eccezionale limpidezza e la tecnica le offriva l’emissione dolce, soffice, naturale, quanto la messa a punto di abbellimenti, fioriture, gorgheggi: non restava che la corretta emissione delle note acute (le filature le venivano spontanee) e il soprano drammatico d’agilità era già pronto. Fu l’unica cantante che potesse cantare Norma presente la Callas, tanto il suo canto di purezza neoclassica era lontano, estraneo a quello tragico della cantante greca. Così la si potè ammirare come Norma, Abigaille, Leonora e Leonora di Vargas, Elvira (Ernani), Agnese di Hohenstaufen, offerte con serena e serenante tranquillità. Ad esempio, il Nabucco del debutto scaligero e l‘Ernani diretto da Mitropoulos al Maggio Musicale Fiorentino rappresentano delle summe interpretative. Una sorte avversa, invece, cioè un’operazione alla gola (ma anche un evidente “surmenage”), la strappò dolorosamente alle scene dopo pochi anni di carriera e nel momento di massimo successo.